L’infelicità può essere cronica?
Chi sono gli infelici cronici? Proviamo, per meglio comprendere il tutto, a tracciare il profilo contrario. Solitamente, le persone felici vivono nel presente e sognano il futuro, sono entusiaste del lavoro, grate di ciò che hanno e sognano ciò che la vita potrebbe offrirgli. Ovviamente, nessuno è sempre felice. Ogni tanto capita di cadere, ma ciò che conta è quanto in fretta ci si rialza. Insomma, la differenza fra una vita felice e una, inesorabilmente, infelice sta nel quanto spesso e quanto a lungo si resta immersi nell’infelicità.
Ma quindi, chi sono veramente gli infelici? Gli “infelici cronici” sono persone che, fondamentalmente, hanno abitudini e convinzioni difficili da sradicare. Di base, la loro impostazione predefinita è che la vita sia “insuperabilmente dura da affrontare”. Sono sfiduciate nella vita e credono che degli “altri” non ci si possa mai fidare. Sono maggiormente concentrati su ciò che di negativo c’è nel mondo, anziché guardare il cosiddetto “lato positivo”: insomma, per queste persone il bicchiere è sempre mezzo vuoto. Il paragone con gli altri è una costante nella loro esistenza ed il più delle volte si configura come una forma di invidia per ciò che gli altri hanno in più. Compiono sforzi immani, la maggior parte delle volte senza risultati apprezzabili, per tentare di tenere tutta la vita sotto controllo. Il futuro appare sempre preoccupante, la vita è affrontata con timore e smodata preoccupazione. Le loro conversazioni sono colme di lamentele e le argomentazioni portate tendono sempre al pettegolezzo.