Sai cos’è la piramide di Maslow?
Conosci la piramide di Maslow? No? Poco male. Se avrai la pazienza di leggere questo breve articolo lo scoprirai. Andiamo per gradi: diamo un’occhiata prima al concetto di “bisogno”. In psicologia il bisogno può essere definito come la percezione della mancanza totale o parziale di uno o più elementi che costituiscono il benessere della propria persona. La spinta a ricercare questi elementi non è però una motivazione sufficiente per agire, d’altro canto esistono condizioni di percezione, di inconsapevolezza e pulsioni ad agire che non trovano la loro origine in uno stato di carenza.
Ma andiamo al sodo, cos’è la piramide di Maslow? Intorno agli anni ’50 del secolo scorso, lo psicologo americano Abraham Maslow, elaborò il concetto di “gerarchia dei bisogni o necessità” e la divulgò in un suo volume (Motivation and Personality del 1954). Questa scala di bisogni, suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari ai più complessi, illustra la realizzazione individuale passando per i vari stadi, i quali, secondo Maslow, devono essere necessariamente soddisfatti in modo progressivo: la “scala” è universalmente conosciuta come “la piramide di Maslow”.
Quali sono questi livelli? I livelli di bisogno concepiti sono: quelli “fisiologici”, quelli di “salvezza, sicurezza e protezione”, quelli di “appartenenza”, quelli “di prestigio e di successo” e, infine, quelli di “realizzazione personale”.
La piramide non è stata immune alle critiche, considerata eccessivamente semplificatrice dei bisogni dell’uomo e più corretta in termini squisitamente funzionali alla naturale sopravvivenza dell’individuo che in termini di affermazione sociale.