Perché alcune persone scelgono di condividere le proprie fantasie sessuali mentre altre optano per mantenerle segrete? Uno studio recente pubblicato sul Journal of Sex Research offre nuove intuizioni sul tema della rivelazione delle fantasie. La decisione di condividere o nascondere una fantasia non è casuale ma influenzata da fattori complessi che riguardano la relazione, il partner, la comunicazione e la natura stessa della fantasia.
Le fantasie sessuali sono generalmente definite come immagini mentali sessualmente eccitanti o erotiche. La ricerca ha dimostrato che quasi tutti fantasticano almeno occasionalmente, anche se una piccola percentuale della popolazione ha afantasia, un’incapacità di formare immagini mentali, e questi individui sono letteralmente incapaci di avere fantasie basate su immagini, sia sul sesso che su qualsiasi altra cosa.
Alcune delle fantasie più comuni includono sesso con partner multipli, pratiche kinky e sesso intenso, fare qualcosa di tabù e fare sesso in nuove posizioni o contesti. Una recente revisione della letteratura sulle fantasie conclude che c’è molta comunanza nelle cose che le persone immaginano e che relativamente poche fantasie sono statisticamente rare.
Cosa ci dicono le ricerche scientifiche
Ricercatori della Staffordshire University nel Regno Unito hanno condotto un sondaggio online su quasi 300 adulti che esplorava le ragioni delle persone per condividere o nascondere la loro fantasia sessuale più recente o preferita. I partecipanti hanno prima categorizzato la loro fantasia in uno di diversi tipi, poi hanno risposto a domande sul perché avevano scelto di condividerla o trattenerla dal loro partner.
Hanno anche descritto come il loro partner aveva reagito, o come anticipavano che avrebbe reagito, e quanto positivamente percepivano quella reazione. La maggioranza, quasi il 70%, dei partecipanti ha detto di aver condiviso la propria fantasia con il partner. Questo dato è già significativo: la condivisione di fantasie sessuali è più comune di quanto si possa pensare, almeno tra persone che si sentono abbastanza sicure da partecipare a uno studio su questo argomento.
Le 5 motivazioni per cui alcuni lo fanno e altri no
Dopo aver analizzato le risposte, i ricercatori hanno concluso che ci sono cinque fattori principali che contribuiscono a condividere o nascondere una fantasia sessuale. Comprenderli può aiutare le coppie a navigare questo territorio delicato con maggiore consapevolezza.
La gratificazione sessuale è il primo fattore. Quasi la metà delle persone che hanno condiviso la loro fantasia con il partner ha spiegato di sperare che condividerla potesse portare a realizzarla effettivamente nella vita reale. Tuttavia, alcune persone hanno detto di aver scelto di non condividere la loro fantasia perché sentivano che non sarebbe stato possibile o piacevole metterla in pratica. In altre parole, a volte una fantasia è solo una fantasia. Mentre il pensiero può essere eccitante, non sempre c’è il desiderio di renderla parte della propria vita sessuale.
I motivi relazionali costituiscono il secondo fattore. Molte persone hanno riportato ragioni legate alla relazione per la loro decisione. Per esempio, le persone in relazioni più recenti non si sentivano necessariamente abbastanza a loro agio con il partner per condividere le loro fantasie, mentre le persone in relazioni a lungo termine spesso sentivano che condividere fantasie potrebbe avvicinarle ulteriormente.
Il ruolo esercitato dal partner e dalla comunicazione
Le caratteristiche del partner rappresentano il terzo elemento cruciale. A volte, qualità o caratteristiche del proprio partner influenzavano la decisione sulla condivisione o meno di una fantasia. Per esempio, le persone che consideravano il loro partner più sessualmente avventuroso si sentivano più inclini a condividere le loro fantasie. Questo suggerisce che percepiamo intuitivamente il livello di apertura del partner e calibriamo di conseguenza ciò che scegliamo di rivelare.
Gli schemi comunicativi costituiscono il quarto fattore. Forse non sorprendentemente, la dinamica comunicativa complessiva tra i partner giocava un ruolo significativo nella decisione di condividere o trattenere una fantasia. In alcuni casi, le persone erano spinte a condividere perché il loro partner aveva già rivelato le proprie fantasie o, in alcuni casi, aveva chiesto direttamente. In altre situazioni, sentimenti di imbarazzo o disagio portavano gli individui a evitare completamente la condivisione.
La reciprocità comunicativa emerge come elemento importante: quando un partner si apre, crea uno spazio sicuro per l’altro di fare lo stesso. La vulnerabilità condivisa costruisce intimità, mentre il silenzio reciproco può creare distanza emotiva anche in presenza di attrazione fisica.
Il contenuto della fantasia è un fattore determinante
Il contenuto della fantasia è il quinto e forse più interessante fattore. I partecipanti hanno anche enfatizzato che il contenuto della fantasia giocava un ruolo chiave nella decisione di rivelarla. Le fantasie percepite come “a basso rischio” erano più probabili di essere condivise, mentre quelle che potrebbero portare a conflitto relazionale o giudizio venivano spesso trattenute.
Tuttavia, il tipo specifico di fantasia, basato sulla categoria selezionata, non prediceva se i partecipanti la condividessero o meno. In altre parole, il tema della fantasia non era un indicatore affidabile della rivelazione; piuttosto, era la percezione soggettiva individuale di quanto rischiosa o sensibile sembrasse il contenuto all’interno della loro relazione.
Per esempio, si potrebbe assumere che fantasie della categoria sesso tabù o proibito sarebbero meno facilmente condivise di quelle focalizzate su passione e romanticismo, ma non è stato così. Ciò che conta è quanto rischiose le persone percepiscono una data fantasia nel proprio contesto relazionale specifico.
Come reagiscono gli schemi comportamentali
Nel complesso, la stragrande maggioranza dei partner ha risposto positivamente alle rivelazioni di fantasie, oltre l’80%! Mentre gli autori notano che questo può riflettere un processo di selezione attento sia in ciò che veniva condiviso che in come veniva comunicato, i risultati suggeriscono una dinamica largamente supportiva quando le persone scelgono di condividere le loro fantasie.
Nella maggior parte dei casi, i partner hanno risposto con apertura, hanno espresso supporto e hanno persino riportato di avere fantasie simili loro stessi. Questo dato è incoraggiante e sfida lo stereotipo che condividere fantasie porti inevitabilmente a giudizio o rifiuto. La maggior parte delle persone desidera comprendere e connettersi con il partner anche in questi aspetti più intimi dell’esperienza sessuale.
Tuttavia, alcune persone, circa una su cinque, hanno sperimentato reazioni negative. Questo significa che condividere fantasie non sempre va bene. Per esempio, quando qualcuno condivide una fantasia che non interessa al partner, a volte finisce per sentirsi giudicato o provare vergogna. Queste esperienze negative possono lasciare cicatrici emotive durature e rendere più difficile la vulnerabilità futura.
Che cosa possiamo imparare da tutto ciò
Gli autori concludono che condividere fantasie sessuali ha il potenziale di influenzare positivamente sia la soddisfazione relazionale che quella sessuale, indicando le risposte dei partner prevalentemente supportive come evidenza che la rivelazione è reciprocamente benefica più spesso di quanto non lo sia.
Tuttavia, è importante ricordare che la maggior parte delle persone in questo studio ha detto di condividere fantasie “a basso rischio”, il che probabilmente spiega perché le risposte dei partner erano prevalentemente favorevoli. Le probabilità di successo nel condividere fantasie più rischiose potrebbero non essere altrettanto alte.
Questo suggerisce che la condivisione di fantasie richiede discernimento, non solo coraggio. Non tutte le fantasie devono essere condivise, e non tutte le relazioni sono pronte per certi livelli di apertura. La chiave è valutare onestamente la propria relazione, la maturità comunicativa del partner e il potenziale impatto della rivelazione prima di decidere.
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