Oggi si parla sempre di più del “genitore narcisista” ossia quella figura genitoriale che è caratterizzata da un’attenzione per lo più rivolta verso sé stessi invece che verso i sentimenti o i bisogni dei propri figli.
Questo tipo di genitore non si limita a svolgere il suo ruolo, inoltre, spesso impone regole rigide, ha alte aspettative sul figlio e costruire con lui una dinamica relazionale disfunzionale nel quale il figlio viene usato come strumento per soddisfare i bisogni emotivi propri. Oppure, si usa il proprio figlio come estensione della propria identità, dei successi sperati e degli insuccessi vissuti.
Comprendere come identificare un genitore narcisista permette di comprendere i danni che può infliggere ed è fondamentale per tutti coloro che sono cresciuti in un ambiente di questo tipo e vuole intraprendere un percorso sia di crescita personale sia di guarigione.
Come riconoscere un genitore narcisista?
Sicuramente da soli può essere difficile riconoscere il profilo di un genitore narcisista e convincersi che questo sia effettivamente rientrante in questa definizione. Nel complesso, però possiamo delineare dei tratti che possono far pensare che il proprio genitore sia narcisista. Vediamo alcuni dei più frequenti. Anche se, naturalmente, si consiglia sempre di parlarne con un terapista e di non volgere a conclusioni personali o troppo affrettate.
Centralità del sé
Un genitore narcisista tende a porre costantemente sé stesso al centro dell’attenzione. Ogni situazione, anche quelle che possono riguardare i figli sono riportate esclusivamente alla sua esperienza personale e ai suoi bisogni. Questo fa sì che lui abbia un bisogno costante di essere apprezzato e ammirato, anche se ciò avviene a discapito dei figli.
Manipolazione emotiva
La manipolazione emotiva è uno strumento centrale per il rapporto di un genitore narcisista con i figli. In questo caso, il genitore ricorrere a: sensi di colpa, critiche che possono essere velate o dirette, oppure a delle lusinghe, semplicemente per ottenere quello che desidera. Ad esempio, si potrebbe spingere il proprio figlio a eccellere in uno sport o in una specifica attività artistica non per il proprio piacere ma semplicemente per riflettere sull’immagine del genitore.
Mancanza di empatia
Un altro degli aspetti da considerare è che il genitore narcisista fa fatica a comprendere e anche a rispondere ai bisogni emotivi che vengono espressi dai figli. Le emozioni dei bambini sono dunque: ignorate, respinte o minimizzate come irrilevanti rispetto alle priorità del genitore.
Critiche distruttive e svalutazione
Nonostante possano sembrare in alcuni casi molto affettuosi o premurosi in alcuni momenti, i genitori narcisisti sono per lo più inclini a criticare i propri figli nel momento in cui non soddisfano le loro aspettative. Questo atteggiamento serve a mantenere un controllo al fine di far sentire il figlio sempre insufficiente o dipendente.
Oscillazione tra eccessiva idealizzazione e rifiuto
Un altro segnale tipico è l’alternanza tra i comportamenti che vanno dall’idealizzazione, ad esempio lodare in modo eccessivo il proprio figlio, a comportamenti di rifiuto oppure di indifferenza quando questi non soddisfa le proprie aspettative.
Confusione tra i ruoli genitore-figlio
Infine, i genitori narcisisti possono trattare i figli come confidenti o partner emotivi, chiedendo loro supporto in situazioni inappropriate per l’età o il ruolo del bambino. Questa dinamica ribalta i ruoli e costringe in alcuni casi il figlio a prendersi cura delle esigenze emotive del genitore.
Quali sono i danni che un genitore narcisista può causare?
Crescere con un genitore narcisista può lasciare cicatrici profonde e durature, influenzando sia l’autostima che la capacità di costruire relazioni sane in età adulta. Vediamo alcuni dei danni psicologici più frequenti che può lasciare un genitore narcisista a un bambino.
Danni all’autostima
I figli di genitori narcisisti spesso crescono sentendosi inadeguati o incapaci di soddisfare le aspettative altrui. Le critiche costanti e la svalutazione fanno sì che interiorizzino un costante senso di colpa o la vergogna di non essere mai “abbastanza”. Questo può portare a problemi di autostima, rendendo difficile accettare sé stessi e riconoscere il proprio valore.
Incapacità di riconoscere i propri bisogni emotivi
Essendo abituati a mettere da parte le proprie emozioni per dare priorità ai bisogni del genitore, molti figli sviluppano una difficoltà nel riconoscere e soddisfare i propri bisogni emotivi. Questo può portare a relazioni sbilanciate o a una sensazione di vuoto interiore.
Difficoltà nelle relazioni interpersonali
Le esperienze con un genitore narcisista possono influenzare la capacità di fidarsi degli altri o stabilire confini sani. I figli dei narcisisti tendono a cercare approvazione e amore in modo compulsivo o, al contrario, a evitare intimità per paura di essere feriti o manipolati.
Propensione a relazioni tossiche
Molti figli di genitori narcisisti si trovano coinvolti in relazioni romantiche o amicali con persone che riproducono le dinamiche vissute nell’infanzia. Questa “zona di comfort” emotiva li porta a tollerare comportamenti abusivi o manipolativi, ritenendoli normali.
Difficoltà a stabilire confini
Crescendo con un genitore che non rispettava i loro confini, molti figli hanno difficoltà a stabilirne di propri in età adulta. Possono sentirsi in colpa quando cercano di affermare i loro diritti o di dire “no”, temendo il conflitto o il rifiuto.
La mancanza di supporto emotivo e il costante senso di inadeguatezza possono inoltre contribuire allo sviluppo di problemi di salute mentale, tra cui anche l’ansia, la depressione e dei disturbi legati allo stress.