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L’impatto dei social media sul benessere mentale degli adolescenti

La salute mentale degli adolescenti è un tema di crescente preoccupazione. Secondo i risultati dello psicologo ricercatore Jean Twenge , la salute mentale degli adolescenti è diminuita drasticamente dal 2012. Uno sguardo ai dati dello studio “L’uso dei media è collegato al benessere psicologico inferiore: prove da tre set di dati” di Twenge e Campbell, pubblicato su Psychiatr Res Clin Pract, fornisce un’idea della portata di questo fenomeno.

L’aumento dell’uso degli smartphone

Twenge ritiene che l’aumento del disagio mentale degli adolescenti sia legato a un altro cambiamento nello stile di vita avvenuto nello stesso periodo di tempo di un aumento nell’uso degli smartphone.

A prima vista, si potrebbe pensare che si tratti semplicemente di una correlazione interessante, ma non necessariamente di un nesso causale tra la ridotta salute mentale degli adolescenti e l’uso degli smartphone. Tuttavia, alcune ricerche recenti suggeriscono il contrario e supportano l’idea che esista una connessione causale.

In media, gli adolescenti trascorrono otto ore al giorno utilizzando uno smartphone, un tablet o un computer, concentrando la maggior parte della loro attenzione sui social media. Questo è particolarmente vero per le ragazze. L’impatto dannoso degli smartphone non è dovuto solo al tempo trascorso ad utilizzarli, ma anche a ciò che la tecnologia introduce nelle loro vite.

Gli adolescenti spesso trascorrono gran parte del loro tempo confrontandosi con i loro coetanei in termini di aspetto, simpatia sociale, successo generale e intelligenza. Questo comportamento può portare a disagio psicologico, soprattutto quando i social media incoraggiano confronti con immagini attentamente curate dei coetanei. Inoltre, il diffuso consumo dei social media espone gli adolescenti al bullismo e alle critiche durante tutta la giornata. Nelle generazioni precedenti, la maggior parte degli adolescenti godeva dei vantaggi di poter tornare a casa dopo la scuola ed essere liberi da continue interazioni negative con i coetanei.

Studi come quello di Sapien Labs, “Age of First Smartphone/Tablet and Mental Wellbeing Outcomes“, dimostrano che quanto prima un giovane inizia a utilizzare uno smartphone, tanto più è probabile che dovrà lottare con problemi di salute mentale in seguito. Limitare l’età del primo utilizzo di questi dispositivi può essere una strategia preventiva efficace al fine di evitare che si arrivi al periodo adolescenziale già in preda a problematiche come l’immagine di sé e le aspettative verso sé stessi aumentate proprio a causa dell’uso eccessivo della tecnologia. 

Come aiutare gli adolescenti a resistere all’impatto negativo degli smartphone

Esistono diversi approcci che i genitori possono adottare per proteggere i propri figli dallo sviluppo di problemi di salute mentale legati all’uso degli smartphone. Ecco alcune strategie suggerite:

Approccio A: Limitare l’uso dello smartphone

  1. Limitare il tempo di utilizzo: Impostare un massimo di due ore al giorno.
  2. Limitare l’accesso ai siti: Controllare i siti a cui gli adolescenti possono accedere tramite smartphone.
  3. Educazione ai social media: Parlare fin dalla tenera età di come i social media possono distorcere la visione di sé stessi e degli altri.
  4. Ritardare il primo smartphone: Non dare uno smartphone fino a un’età specifica, come 14 o 15 anni. Un telefono che consente solo SMS e chiamate può essere un’alternativa.

Approccio B: rafforzare le relazioni personali

  1. Coinvolgimento nella comunità: Incoraggiare la partecipazione a sport, gruppi musicali, organizzazioni civiche, ecc.
  2. Costruzione di amicizie sane: Aiutare a stabilire amicizie basate sul rispetto reciproco.
  3. Creazione di una cultura familiare positiva: Instillare un senso di appartenenza e scopo all’interno della famiglia.

Approccio C: sviluppare interessi alternativi

  1. Interessi e hobby: Incoraggiare una vasta gamma di interessi e abilità che possano fungere da cuscinetto contro le insicurezze.
  2. Amore per la lettura: Promuovere la lettura fin dalla tenera età per competere con i social media e ampliare la conoscenza del mondo.

Ogni età ha le sue sfide e oggi una delle principali è la minaccia alla salute mentale causata dai social media e dall’uso degli smartphone. I genitori che sono consapevoli di questa minaccia e che elaborano un piano per mitigarne l’impatto possono risparmiare ai propri figli problematiche future e aiutarli ad avere un miglior stato di benessere mentale.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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