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Quando la comunicazione può andare storta. 5 modi per riuscire a comprendere una persona in modo corretto!

La comprensione e l’approvazione può essere uno strumento di comunicazione potente. Non è necessario essere d’accordo con qualcuno per mostrare la propria capacità di comprensione verso l’altro. Tuttavia ogni tanto la comunicazione fallisce, ad esempio dire a qualcuno di sentirsi meglio può avere l’effetto opposto, lasciandolo solo e incompreso. Tutte le emozioni di una persona sono valide, ma i fatti possono essere oggetto di interpretazioni diverse.

L’approvazione è entrata nel linguaggio comune negli ultimi anni. Riconosciamo sempre più il bisogno di essere visti e di vedere gli altri. Allo stesso tempo, siamo diventati più consapevoli dei momenti in cui non veniamo convalidati, come nel caso del gaslighting.

La comunicazione può essere un terreno accidentato, pieno di malintesi. Una semplice frase può cambiare significato a seconda di quale parola si accentua. Convalidare le esperienze degli altri è complicato, poiché può essere un ponte potente o un tentativo di aiutare fatto male, che fa sentire la persona ancora più sola.

Ecco cinque modi in cui la comunicazione può andare storta e cinque modi per farla nel modo giusto!

Non dire solo: “Hai ragione”.

Accettare meccanicamente ciò che qualcuno dice non è vera approvazione. Potresti non essere d’accordo con la prospettiva della persona, ma puoi comunque convalidare la sua esperienza. In effetti, accettare seguito da un disaccordo successivo può far sentire la persona tradita o mettere in discussione la sua realtà.

Per farlo bene dovresti usare un’altra formula: “Stai dicendo che stai affrontando una situazione difficile. Posso capire.” Comunicare in modo corretto significa ascoltare per capire ed esprimere comprensione, rimanendo aperti a correzioni, se necessario. Seguire questi passaggi fa sentire l’altra persona vista e compresa.

Non dire: “Non è così male. Le cose andranno meglio.”

Quando qualcuno è arrabbiato o triste, cercare di rassicurarlo può sembrare logico. Ma spesso può sembrare sprezzante. Raccontare storie di altre persone che hanno sofferto di più non è di aiuto.

Di invece: “Capisco che tu sia arrabbiato/triste. Voglio ascoltarti.” Cerca di capire e riflettere sulle emozioni dell’altra persona senza cercare di sminuirle o risolverle.

Non dire: “Non sentirti male.”

Dire a qualcuno di non sentirsi in un certo modo non cambia le sue emozioni. Al contrario, può aggiungere emozioni negative al suo malessere. Fallo bene: “So che ti senti in imbarazzo/triste. Io ti capisco e sono pronto ad ascoltarti.” Rifletti sulle emozioni della persona, dimostrando che non è sola nel provare quelle sensazioni.

Non dire: “Non farti influenzare da questo.”

Dire a qualcuno di non farsi influenzare da qualcosa può sembrare un aiuto, ma in realtà è difficile non lasciarsi influenzare dalle emozioni. Per farlo bene, devi dire: “Capisco che questo ti stia influenzando e ha senso.” Dopo di che lascia che l’altra persona esprima le sue emozioni liberamente senza giudizio.

Non dire: “Quella è una persona orribile.”

Denigrare qualcuno che ha ferito una persona amata può sembrare naturale, ma non è di supporto alla persona che sta condividendo il suo dolore. Fallo bene: “Non meritavi di essere trattato in quel modo.” Esprimi il tuo senso di ingiustizia per conto dell’altra persona senza svalutare nessuno.

In conclusione,  puoi supportare le persone in modi diversi. Ognuno ha il proprio stile di fornire supporto sociale. L’importante è essere autentici e sinceri, ascoltando e riflettendo sulle emozioni dell’altra persona. La convalida autentica è un dono di comprensione e supporto, che può far sentire l’altra persona vista e accolta.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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