Psico.it Psicologia, Psicoterapia e Benessere
Chi soffre di sindrome da burnout?
La cosiddetta “sindrome del burnout” è una tipo particolare di disagio psicofisico connesso al lavoro e che interessa, in misura differente, gli addetti ed i professionisti che sono impegnati quotidianamente in azioni che implicano una relazione interpersonale.
La sindrome, in pratica, colpisce prevalentemente coloro che svolgono le cosiddette professioni d’aiuto, ma anche chi, pur agendo in settori totalmente diversi dall’assistenza, entra costantemente in contatto con persone che vivono stati di disagio o sofferenza.
Il burnout, sintomatologicamente, comporta esaurimento emotivo e depersonalizzazione. Molto spesso è presente nei soggetti colpiti un atteggiamento improntato al cinismo e un sentimento di non-realizzazione personale.
Le persone risucchiate dal vortice tendono a sfuggire all’ambiente lavorativo, assentandosi sempre più spesso e lavorando con sempre meno entusiasmo ed interesse, fino a provare frustrazione, insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbero occuparsi.
Se non “curati” opportunamente, le persone affette da tale patologia iniziano a sviluppare un lento ed inesorabile processo di “logoramento” o “decadenza” psicofisica, dovuto alla difficoltà a sostenere e scaricare lo stress accumulato.
In alcune casi succede, addirittura, che queste si facciano eccessivamente carico delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a riconoscere tra la propria vita e la loro.
Il burnout, molto spesso, si accompagna anche ad un deterioramento del benessere fisico ed a sintomi psicosomatici come l’insonnia, sfociando poi in disturbi psicologici come la depressione. I disagi avvertiti dapprima nel campo professionale, sono con molta facilità trasportati sul piano personale.
