La figura del genitore, e in particolare della mamma, è fondamentale per lo sviluppo sano di un bambino.
Un genitore protettivo, quindi, specialmente nei primi mesi di vita sarebbe auspicabile per ogni figlio, anche se la protezione (specialmente dopo il sesto mese di età, quando il figlio non riconosce più la madre come parte di sè stesso) non dovrebbe essere eccessiva.
Se così non è, il bambino risulterebbe crescere eccessivamente dipendente dai genitori, con danno psicologici sulla sua vita futura: ecco quali sono, per capire quali danni può portare l’iperprotezione verso il figlio.
1. Credere a pericoli inesistenti
Il genitore iperprotettivo porta a far credere al figlio che esistono pericoli che, in realtà, sono inesistenti.
Infatti, un genitore troppo protettivo tenderà a far credere al bambino che non deve fare da solo questo, quello o quell’altro perché potrebbe essere pericoloso, senza dare modo di provare (nei limiti, ovviamente). Per un bambino, cadere per strada e farsi male è un’esperienza; se non l’ha fatta, avrà paura della strada fino allo sviluppo di una vera e propria fobia.
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