Mitologia e psicologia | Perché la psicologia si è rivolta alla mitologia per spiegare le malattie mentali?
Alcuni eroi della mitologia hanno affrontato prove davvero difficilissime, spesso persino insolubili. Per gli antichi Greci, le loro storie tragiche erano la trasposizione diretta della debolezza umana, che attribuiva le disgrazie alle oscure, quanto ineluttabili trame del destino. Per Freud e per i suoi seguaci, esse offrivano, altresì, una chiara dimostrazione dei conflitti inconsci che tutti i bambini devono attraversare per giungere alla piena maturità.
Forse l’eroe più tragico e famoso di tutti i tempi resta Edipo, il cui nome è inscindibilmente legato al celebre complesso. Quando Edipo nacque, un oracolo predisse che questi, divenuto un adulto, avrebbe ucciso il padre, il Re di Tebe, per poi sposare la propria madre. Per evitare questo tremendo destino, il Re ordinò di mettere a morte il bambino, ma un servo, in segreto, lo abbandonò ancora vivo su una collina; egli venne così salvato e allevato in una lontana città. Ormai adulto, Edipo, suo malgrado, fu coinvolto in una rissa con un forestiero lungo una strada. Il forestiero restò ucciso.
Edipo si diresse poi a Tebe, dove venne scelto per occupare il trono del Re, deceduto, e sposarne la vedova. Soltanto in seguito egli apprese con profondo orrore che il forestiero trucidato era il padre e che la sua attuale moglie era anche sua madre. Freud vide in questa storia la rappresentazione del desiderio sessuale inconscio di ogni bambino per la madre e della rivalità con il padre, un conflitto che, se lasciato irrisolto, secondo la teoria psicanalitica classica, può sfociare nella nevrosi.
La antagonista femminile del complesso di Edipo trae il nome da Elettra, altra figura mitologica, figlia di Agamennone, Re di Micene e capo dell’alleanza greca che si batté contro la città di Troia. Mentre Agamennone era impegnato nella campagna militare, sua moglie, Clitennestra, si prese segretamente un amante; i due cospirarono con successo per assassinare il Re al ritorno e usurparne il trono. Per vendicare la morte del padre ed il tradimento della madre, Elettra ordì, col fratello Oreste, l’assassinio sia della madre, sia dell’amante di lei.
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