Secondo uno studio recente del Regno Unito, la Pandemia da Covid-19 ha un impatto negativo su coloro che soffrono di disturbi alimentari. Nello specifico questa avrebbe un effetto negativo su 9 persone su 10. Sebbene è noto che il Covid-19 stia avendo un effetto negativo su tutta la popolazione mondiale, la ricerca che è stata svolta dai ricercatori dell’Università della Northumbria dimostra come la pandemia stia sollevando delle sfide più complesse per coloro che soffrono di disturbi alimentari. Lo studio, arriva da parte della comunità scientifica che ha scelto d’indagare sulle possibili conseguenze che può avere sulla salute mentale la pandemia di coloro che sono vulnerabili, come anziani, persone con condizioni di salute mentale precaria, compresi coloro che hanno problemi di disturbi alimentari.
Perché la pandemia ha maggior impatto su chi soffre di problemi alimentari
La pandemia da Covid-19 come riportato, sta portando un impatto negativo sulla maggior parte delle persone che soffrono di disturbi alimentari. I ricercatori del Regno Unito durante la prima fase della pandemia hanno intervistato diverse persone in tutto il paese per cercare di comprendere il loro stato e come stavano affrontando il loro disturbo alimentare. Secondo quanto rilevato dalle interviste, i risultati hanno evidenziato come in molti a causa dell’interruzione della vita quotidiana, hanno visto un peggioramento delle loro condizioni e del loro rapporto con l’alimentazione.
Circa il 30% poco dopo l’inizio della pandemia ha affermato che i sintomi era peggiorati in modo rilevante. Altri hanno anche parlato di danni sul loro benessere psicologico, difficoltà di controllo, aumento della sensazione di isolamento sociale, alimentazione disordinata. Gli effetti negativi, sono dovuti a una serie di fattori tra i quali: cambiamento della vita, problematiche con i contatti come amici e familiari, minor impegno nell’attività fisica. Una delle principali sfide per coloro che sono stati intervistati è stato anche sospendere il trattamento che svolgevano per superare il loro disordine alimentare e che erano seguiti dal Servizio Sanitario Nazionale, che a causa del Covid-19 non poteva più seguirli.
L’impatto negativo sui disturbi alimentari anche a causa dei social media
Secondo gli intervistati dal team di ricerca dell’Università il problema è stato dato non solo dalla sospensione del trattamento, ma anche dal continuo uso dei social media. I post social dedicati al cibo, all’aumento di peso, all’esercizio, alle norme comportamentali, hanno portato chi soffriva già di disturbi alimentari a soffrire maggiormente d’ansia e ad aumentare i problemi e disordini alimentari di cui soffrivano. Certo la tecnologia ha avuto qualche aspetto positivo, sopratutto per quanto riguarda i rapporti sociali, ma i messaggi su dieta ed esercizio, purtroppo anche se fanno bene alla popolazione generale, comporta delle problematiche nelle persone che invece sono più vulnerabili.