Cuore in gola. Farfalle nello stomaco. Una brutta sensazione viscerale. Queste espressioni sono comuni e universali. Nella nostra mente, l’ansia e la paura sono strettamente legate a sensazioni corporee specifiche. Anche se molte culture legano il coraggio e la codardia al cuore più che al cervello, la scienza ci ha sempre indicato il cervello come il principale artefice delle nostre emozioni. Ma come e perché sentiamo queste emozioni in tutto il corpo?
Secondo le ricerche nel campo della psichiatria e neuroscienza la paura e l’ansia sono delle emozioni che funzionano e agiscono a livello cerebrale e corporeo, ma cosa succede quando l’ansia diventa troppo intensa? Infatti, anche se le emozioni iniziano nel cervello, è il corpo che poi le esegue.
Dal cervello al corpo: una catena di reazioni
Il nostro cervello si è evoluto per riuscire a proteggerci dai pericoli fisici, ma le ansie della vita moderna sono spesso molto più astratte. La minaccia del rifiuto sociale può non avere le stesse conseguenze di un attacco di un predatore, ma il cervello non sempre distingue le due situazioni.
Quando percepiamo una minaccia, i nostri sensi inviano segnali all’amigdala, un’area del cervello a forma di mandorla. Questa piccola ma potente parte del nostro sistema nervoso decide come reagire: combattere, scappare, o fermarsi.
Accanto all’amigdala troviamo l’ippocampo, responsabile di mettere la paura nel contesto. Se vediamo un leone allo zoo, l’ippocampo ci assicura che non siamo in pericolo. Mentre la corteccia prefrontale ci aiuta a regolare le emozioni, può anche apprendere nuove paure basate sul contesto sociale, come ad esempio, la paura di perdere il lavoro, la paura dei pregiudizi sociali e così via, inviano gli stessi segnali di pericolo, se non riusciamo a comprendere quando questa è reale e quando invece è basata solo sulla sensazione di ansia.
Paura: una cascata di risposte corporee
Quando il cervello decide che una situazione è pericolosa, prepara il corpo all’azione. Mentre alcune di queste risposte avvengono a livello cerebrale, come l’aumento della vigilanza, è nel corpo che vediamo la maggiore attività.
Il cervello invia segnali ai muscoli, preparandoli per un’azione rapida. Questo può causare sensazioni di tensione nel torace e nello stomaco. Inoltre, il sistema nervoso simpatico accelera il cuore e la respirazione, spesso facendoci sentire come se avessimo il cuore in gola o le farfalle nello stomaco.
Nel contesto di paura e ansia, la digestione non è prioritaria. Ciò può portare a disagio e tensione nel sistema gastrointestinale.
Tutto torna al cervello
Ogni sensazione corporea è trasmessa al cervello. Qui, l’insula e la corteccia prefrontale elaborano queste informazioni, dandoci consapevolezza di cosa stiamo provando e aiutandoci a etichettare le sensazioni. Questo può creare un ciclo, con il corpo che alimenta ulteriore ansia nel cervello, e viceversa.
In conclusione, anche se le emozioni iniziano nel cervello, le sentiamo in tutto il corpo. La danza tra cervello e corpo è complessa, ma è ciò che ci rende umani. E come sottolineato da Eminem nella sua canzone, le nostre reazioni fisiche sono spesso il risultato di un cervello in stato di allerta.