La “centrale elettrica delle cellule”, i mitocondri, forniscono energia per le funzioni cellulari. Ma queste attività possono subire dei disturbi più o meno gravi quando lo stress cronico porta a sintomi di ansia. Ad affermarlo è una ricerca condotta da Iiris Hovatta, dell’Università di Helsinki, che insieme ai propri colleghi ha riportato i risultati dei propri sforzi in un nuovo studio pubblicato il 26 settembre scorso su PLOS Genetics. Ma con quali valutazioni?
Stando all’analisi, lo stress cronico dovuto a eventi traumatici della vita, come il divorzio, la disoccupazione, la perdita di una persona cara, sono un importante fattore di rischio per lo sviluppo di attacchi di panico e disturbi d’ansia. Non tutte le persone che sperimentano eventi di vita stressanti sviluppano, naturalmente un disturbo. Proprio per questo motivo gli scienziati stanno cercando di identificare i percorsi che portano alcune persone ad essere resistenti allo stress, mentre altre a diventare vulnerabili all’ansia.
Nello studio attuale e in commento, i ricercatori hanno studiato dei topi che hanno sviluppato sintomi di ansia e di depressione, come la tendenza ad evitare le interazioni sociali, dopo essere stati esposti a livelli elevati di stress. Utilizzando un approccio innovativo, hanno monitorato i cambiamenti nell’attività genica e la produzione di proteine in una regione chiave del cervello per la risposta allo stress e l’ansia. L’analisi ha evidenziato una serie di cambiamenti nei mitocondri nelle cellule cerebrali dei topi esposti a frequenti stress, rispetto ai topi non stressati.
Inoltre, l’analisi di campioni di sangue prelevati da pazienti con disturbo di panico dopo un attacco di panico ha anche mostrato differenze nelle vie mitocondriali, suggerendo che le modifiche al metabolismo energetico cellulare può essere un modo comune che gli animali rispondono allo stress.
La scoperta che alti livelli di stress possono avere un impatto sostanziale sul funzionamento delle centrali elettriche della cellula apre nuove vie di ricerca sulle malattie legate allo stress. “Molto poco si sa su come lo stress cronico può influenzare il metabolismo energetico cellulare e quindi influenzare i sintomi dell’ansia“, ha detto l’autore Iiris Hovatta. “I meccanismi sottostanti possono offrire una chiave per nuovi obiettivi per gli interventi terapeutici delle malattie legate allo stress” – ha poi aggiunto.