Un team di neuroscienziati e di ingegneri della McMaster University ha prodotto uno spray nasale per somministrare farmaci antipsicotici direttamente al cervello, invece di farli passare attraverso altri organi del proprio corpo.
Questo salto di efficienza significa che i pazienti affetti da schizofrenia, disturbo bipolare e altre condizioni potrebbero vedere le loro dosi di potenti farmaci antipsicotici ridotte di ben tre quarti, il che dovrebbe risparmiare loro effetti collaterali a volte disabilitanti, riducendo anche significativamente la frequenza del trattamento richiesto.
Il nuovo metodo fornisce i farmaci in uno spray che arriva al cervello direttamente attraverso il naso, offrendo ai pazienti una maggiore facilità d’uso e la promessa di una migliore qualità di vita, compreso un trattamento più affidabile ed efficace.
Di fatti, precisano i ricercatori, un problema per i pazienti che usano farmaci antipsicotici è che assumendoli per via orale o per iniezione i farmaci devono passare attraverso il corpo prima di raggiungere il cervello attraverso il sangue. Per essere sicuro che i farmaci per via orale o iniettati raggiungano il cervello, un paziente deve dunque assumere molto di più di quanto il cervello alla fine riceverà, il che comporta effetti collaterali negativi a volte gravi, tra cui aumento di peso, diabete, disturbi del movimento indotti dai farmaci e danni agli organi a lungo termine.
Quando viene somministrato attraverso il naso, invece, il farmaco spray può entrare nel cervello direttamente attraverso il nervo olfattivo.
Dunque, il “trucco” è quello di somministrare il farmaco attraverso la porta posteriore al cervello, poiché la porta anteriore è chiusa ermeticamente. In questo modo si può aggirare la barriera emato-encefalica, consegnando il farmaco direttamente al bersaglio, ed evitare gli effetti collaterali sotto il cervello.