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Caratteristiche della mamma anaffettiva

Qualunque madre ha un ruolo chiave nello sviluppo del proprio bambino. Una mamma è una guida e in quanto tale, ha il compito di modellare il carattere del figlio, regolando le sue emozioni e trasmettendogli tutto l’amore di cui ha bisogno. In presenza di una madre anaffettiva però, tutto questo viene a mancare. Ma come è possibile riconoscerla? Scopriamolo insieme.

Ecco i tratti più evidenti della mamma anaffettiva e quello che succede ai bambini che ne hanno a che fare.

Mamma anafettiva: come riconoscerla?

E’ incapace di esprimere le proprie emozioni

Una delle principali caratteristiche della madre anaffettiva è innanzitutto l’assenza di emotività, il che significa che non nutre abbastanza amore nei suoi confronti per poterlo trasmettere ai figli. La causa di questo, talvolta, può essere la depressione o un forte stato di stress. Altre volte invece, non v’è una giustificazione reale: semplicemente, la madre anaffettiva – al contrario delle altre – non nutre quell’amore incondizionato per i propri figli.

 

Deride e non riesce a mettere il figlio prima del suo ego

Fra i sintomi della mamma anaffettiva v’è l’egoismo, ovvero l’incapacità di comprendere le esigenze del proprio figlio, arrivando perfino a mettere in prima linea i suoi bisogni. Inoltre, questo tipo di madre, è incline a toccare i punti deboli del piccolo e li sfrutta spesso per metterlo in imbarazzo. La conseguenza è che il bambino matura il senso di colpa e l’inappropriatezza, senza una ragionevole motivazione.

 

Rinfaccia i sacrifici fatti e fa la vittima

La madre anaffettiva è incline a far notare al proprio figlio – in modo brusco –  tutti i sacrifici e le rinunce fatte per lui. Questo comportamento “da vittima”, ovviamente, non fa altro che alimentare il senso di colpa del bambino, facendolo sentire sempre più inadeguato.

 

Conseguenze di una madre anaffettiva

Oltre al senso di colpa, il figlio di una madre anaffettiva sperimenterà la mancanza di fiducia verso gli altri e una grande insicurezza, soprattutto quando si trova a dover stringere un legame con altre persone. Altri effetti possono essere la sindrome dell’abbandono e una forte ripugnanza nei confronti del sesso femminile.

 

 

 

 

About Silvia

Mi chiamo Silvia Terracciano, sono nata a Milano ed adottiva del Piemonte. Copywriter e Blogger. Nel 2008 ho conseguito il diploma in Scienze Naturopatiche ad indirizzo Psicosomatico. Continuo a studiare Floriterapia , Aromaterapia, Fitoterapia, Cristalloterapia, Riflessologia, Medicina Cinese, Alimentazione Naturale e discipline come Meditazione, Reiki per il riequilibrio emozionale ed energetico. (per Contatti : sylviaterracciano[@]gmail.com )

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