Nuovi studi hanno dimostrato che vi sono delle importanti correlazioni tra le manie di perfezionismo e la depressione. Approfondiamo meglio questo argomento.
Cosa si intende per perfezionismo?
Il perfezionismo è un tratto caratteriale che porta l’individuo a cercare di realizzare ogni cosa in maniera perfetta ed impeccabile, prefissando risultati e standard molto difficili da raggiungere.
Questo può servire per incoraggiare l’individuo e portarlo a fare sempre meglio, ma in alcuni casi può avere un effetto completamente controproducente.
Il ciclo indissolubile tra perfezionismo e depressione
In uno degli ultimi studi svolti nel 2021, alcuni psicologi hanno evidenziato la presenza di preoccupazioni perfezionistiche che potrebbero spiegare in che modo il concetto prossimo di perfezione possa comportare l’insorgenza di fenomeni depressivi.
Ciò avviene perché molte volte la ricerca della perfezione può diventare una vera e propria ossessione, se quando si riceve una critica si fa molta fatica ad accettarla.
Ma in che modo le manie di perfezionismo possono evolvere in sentimenti così negativi?
La causa non è individuabile in maniera immediata, ma pare che la responsabilità di questo ciclo indissolubile sia da imputare ai sentimenti negativi derivanti da questa relazione.
Relazioni fondamentali tra il perfezionismo e la depressione
Analizziamo ora alcuni fattori fondamentali che collegano il perfezionismo alla depressione.
1.Aspirare alla perfezione:
Cercare di raggiungere la perfezione in ogni settore può aiutare la propria autostima, ma allo stesso tempo può innescare un senso di sconforto se non si riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati. Tutto ciò scaturisce in pensieri e comportamenti negativi che si ripercuotono negativamente sulla personalità del soggetto.
2.Le persone perfezioniste sono più propense alle relazioni sociali con influssi negativi
Le persone perfezioniste sono più esposte al rischio di intraprendere relazioni ed interazioni sociali negative, che possono evolvere in situazioni di stress ed innescare un senso di fallimento globale.
3.Chi è alla ricerca continua della perfezione può avere difficoltà nella gestione delle proprie emozioni
Chi è schiavo di pensieri assidui e ricorrenti, che possono evolversi in vere e proprie ossessioni, non riesce a governare le proprie emozioni, arrivando a non avere alcun tipo di controllo emozionale neanche nelle relazioni con gli altri.
4.Obiettivi troppo alti ed irrealistici possono incidere negativamente sulla propria visione della realtà
Cercare di eccellere in ogni contesto può comportare la presenza costante del fallimento ogni qualvolta gli obiettivi non vengono raggiunti. Ciò però genera una sorta di distorsione della realtà, in quanto si arriva a pensare di non essere in grado di fare nulla.
5.Gli individui con indole perfezionista sono più vulnerabili alla depressione
Le persone che sono in cerca della perfezione sono più portate a cadere nel tunnel della depressione, anche se non esistono studi efficienti in grado di dimostrarlo.
Come interrompere questo meccanismo complesso?
Gli studi non sono in grado di proporre un metodo in grado di annientare questo pericoloso meccanismo psicologico, ma alcuni aspetti potrebbero facilitare la comprensione di questo legame.
Le persone che falliscono e non raggiungono i risultati finali, cadono vittime di un sistema che le porta a sentirsi incapaci.
Per alleviare questo senso di inettitudine e tornare ad avere una visuale più realistica, bisogna cercare di assumere degli atteggiamenti positivi e gentili verso se stessi e gli altri.
Imparare a gestire la depressione può alleviare il senso di perfezionismo e facilitare il cambiamento nelle abitudini di tutti i giorni, aiutando a percepire il mondo in maniera diversa.