Il déjà-vu, può essere definito come un fenomeno psichico rientrante in quelle che sono le alterazioni dei ricordi. Esso, in breve, consiste in fatti casuali che entrando in contatto con il soggetto provocano la sensazione di un’esperienza già vissuta. La sensazione di déjà-vu è anche definita “falso riconoscimento”.
L’esperienza è accompagnata da un fortissimo senso di familiarità, ma anche dalla cognizione che il fatto non corrisponde realmente ad una esperienza vissuta (è tipica l’associazione al soprannaturale, allo strano, al misterioso). In alcuni casi, all’opposto, si è certi che l’esperienza sia veramente accaduta nel passato.
Cos’è un déjà-vu? Spiegazione Scientifica
Per tentare una spiegazione scientifica del fenomeno, una possibile ipotesi è quella di una falsa sensazione di familiarità dovuta ad una alterazione delle funzioni cognitive di riconoscimento (attenzione) e recupero (memoria). Questa sensazione di familiarità si può estendere a tutti gli elementi presenti nell’ambiente percepibile.
Negli ultimi anni, il déjà-vu è stato oggetto di vari studi ed esperimenti psicologici e neuropsicologici. La spiegazione più accreditata è che il fenomeno non è un atto di “precognizione” o “profetico”, ma un’anomalia della memoria. L’ipotesi è confermata dal fatto che nella maggior parte dei casi il senso di reminiscenza è forte, ma alcune circostanze dell’esperienza restano incerte.
Alcuni ritengono che il déjà-vu, in realtà, altro non sia che il ricordo di sogni: questi, se non si ricordano prima del risveglio, lasciano una qualche traccia, non comune all’esperienza presente, nella memoria a lungo termine. Insomma, un ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all’esperienza presente.