Home / Attualità / Il ruolo della dieta nella prevenzione della depressione tra i giovani
cosa fare quando soffri ansia

Il ruolo della dieta nella prevenzione della depressione tra i giovani

Un recente studio condotto da José Francisco López-Gil e colleghi ha esaminato 700 ragazzi spagnoli di età compresa tra i 12 e i 17 anni per verificare l’esistenza di un legame tra dieta e depressione. Il risultato è stato sorprendente: i ragazzi che seguivano poco la dieta mediterranea avevano il 60% in meno di probabilità di essere depressi, mentre quelli che la seguivano più strettamente avevano il 77% in meno di probabilità di essere depressi.

I disturbi emotivi come la depressione e l’ansia colpiscono il 10-20% dei ragazzi in tutto il mondo, una percentuale maggiore rispetto ad altri gruppi di età e ciò è dovuto in parte al fatto che i ragazzi di questa età stanno attraversando cambiamenti ormonali e, come sottolinea questo studio, in parte al fatto che spesso hanno un’alimentazione scorretta. Ma questa è anche l’età in cui i modelli comportamentali, sia buoni che cattivi, iniziano a consolidarsi. La metà di tutti i problemi cronici di salute mentale si sviluppa prima del 18° compleanno e questo significa che per curare la depressione degli adulti, dovremmo prestare maggiore attenzione alla depressione degli adolescenti.

Il ruolo della dieta nella salute mentale

Partendo da questa base di riflessione, lo studio suggerisce fortemente come una dieta ad alto contenuto di grassi e carboidrati peggiora l’angoscia degli adolescenti. La dieta mediterranea, invece, è caratterizzata da un’ampia varietà di alimenti, soprattutto verdure, cereali, noci, fagioli e fermenti, con l’aggiunta di un po’ di pesce. I fattori di salute della dieta mediterranea sembrano essere principalmente due: la diversità e le fibre, caratteristiche chiave creano un ambiente lussuoso per i microbi intestinali buoni.

Perché le fibre e la diversità sono fondamentali

Le fibre, provenienti soprattutto dai vegetali, sono indigeribili per i nostri umili enzimi, ma sono manna per alcuni batteri del nostro intestino: convertono la fibra in acidi grassi come il butirrato, che è sia un alimento che un balsamo per le cellule che rivestono l’intestino.

Nel cervello, il butirrato ha un effetto benefico sulla crescita e sulla salute del cervello. Il butirrato può riparare una “falla intestinale” che permette ai batteri di entrare nel nostro flusso sanguigno dove non sono graditi.

Una volta entrati nel flusso sanguigno, i batteri possono raggiungere tutti gli organi del corpo, compreso il cervello. Si tratta di un’infiammazione sistemica, alla base della maggior parte delle malattie. Il butirrato, riducendo l’infiammazione e migliorando la salute del cervello, contribuisce a migliorare l’umore e a ridurre la psicopatia.

La diversità della dieta favorisce la varietà dell’insieme di microbi chiamato microbiota intestinale, un davvero gruppo impressionante di microbi, che è come un complesso ecosistema della giungla, ricco di batteri, virus e funghi. La varietà rende questo ecosistema intestinale resistente ai cambiamenti, poiché così tante specie sono disponibili a entrare in azione ogni volta che mangiamo qualcosa di nuovo. Inoltre, impedisce ai microbi canaglia di prendere il sopravvento, poiché la concorrenza è feroce.

Un microbiota diversificato tiene sotto controllo l’infiammazione, motivo per cui la dieta mediterranea è associata a tassi più bassi di malattie cardiache, cancro, diabete e disturbi mentali. Una dieta priva di diversità, invece, permette ai bulli microbici di dominare, creando un ambiente pro-infiammatorio che può essere una minaccia per la salute mentale e fisica.

Insomma, alla luce di quanto sopra, la dieta mediterranea può realmente svolgere un ruolo di supporto per prevenire la depressione nei più giovani. Meglio dunque ridurre il proprio ricorso al fast food, che sarà anche più veloce da preparare e da mangiare, ma non certo gratuitamente: il tempo che si può risparmiare è probabilmente compensato da una cattiva salute e da un’infelicità mentale.

È invece sicuramente più opportuno iniziare ad aumentare le fibre e la diversità nella nostra dieta, prendendosi cura dei nostri microbi intestinali…

 

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

Vedi Anche

fasi dell'adolescenza

Le fasi dell’adolescenza: per capire il cambiamento dei giovani

Le fasi dell’adolescenza sono varie e caratterizzano un periodo complesso e trasformativo. Si tratta di ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *