La montagnaterapia è un metodo di approccio terapeutico-riabilitativo e/o socio-educativo atto a trattare soggetti con differenti problematiche che possono essere emozionali, psichiche o fisiche oltre che con eventuali disabilità. L’utilizzo di questo metodo è anche finalizzato alla prevenzione e come ogni terapia in natura ha l’obbiettivo di migliorare la salute generale della persona e il suo benessere e di conseguenza un miglioramento della qualità della vita.
Si svolge pressoché in gruppo in un ambiente naturale, culturale ma anche artificiale della montagna, da cui appunto il nome montagnaterapia.
Le attività svolte e progettate sono per lo più attivate dal Servizio Sanitario Nazionale e assolutamente in collaborazione col Club Alpino Italiano (che ne riconosce ufficialmente le finalità e l’Organizzazione Nazionale), e di altri Enti o Associazioni (accreditate) del settore.
La montagnaterapia ha attività prevalentemente di trekking con vari livello di impegno a seconda anche delle possibilità fisiche del soggetto che partecipa a questa terapia di gruppo, ma vi possono essere anche altre attività praticate in un luogo artificiale che riproduce la montagna per fare ad esempio un’arrampicata, come accade nella palestra “Sportler climbing center” di Treviso e la palestra del CAI di San Polo di Piave.
I gruppi organizzati per questo tipo di pratica sono di solito piccoli, vanno dalle tre alle 10 persone al massimo e vengono gestiti da persone che hanno competenze cliniche, ma anche conoscenze culturali e di attività tecnica delle discipline caratteristiche della montagna, come abbiamo indicato sopra. Fondamentale è la preparazione degli operatori che seguono i gruppi per poter raggiungere gli obiettivi prefissati da questa pratica.
Ciò non toglie che vi siano presenti anche volontari della CAI, per questo se siete interessati potete rivolgervi direttamente a loro per un colloquio.