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Quando la genitorialità “dolce” non funziona?

Negli ultimi anni, la “genitorialità dolce” è diventata uno stile educativo che ha sempre più seguito tra i genitori e sui social media. Sebbene i suoi principi siano ampiamente sostenuti dalla ricerca, molte famiglie scoprono che questa strategia non sempre funziona, specialmente in determinate situazioni o con certi comportamenti infantili. La domanda sorge spontanea: quando la genitorialità dolce non funziona, cosa si può fare?

Comprendere la Genitorialità Dolce

La genitorialità dolce, concetto promosso dalla scrittrice britannica Sarah Ockwell-Smith, si concentra su rispetto, empatia, considerazione del punto di vista del bambino e costruzione di un legame genitore-figlio attraverso esperienze positive. Tuttavia, alcune famiglie trovano che questa metodologia non sia efficace per ogni situazione o per ogni bambino, soprattutto quando si tratta di affrontare comportamenti problematici o bambini con caratteri più impegnativi.

Quando la Genitorialità Dolce Non Funziona

Per molti genitori, la genitorialità dolce funziona meravigliosamente, ma per altri, può risultare inadeguata, specialmente in situazioni di comportamenti aggressivi o altamente oppositivi. La ricerca suggerisce che, sebbene la genitorialità dolce possa essere un ottimo punto di partenza, potrebbe non essere sufficiente da sola.

Strategie Alternative alla Genitorialità Dolce

Quando la genitorialità dolce non è sufficientemente efficace, è utile considerare strategie alternative. Queste possono completare e potenziare l’approccio gentile, offrendo ai genitori strumenti aggiuntivi per affrontare le sfide educative.

  1. L’Uso delle Conseguenze: in contrasto con alcuni aspetti della genitorialità dolce, l’applicazione di conseguenze logiche può essere molto efficace. È importante che queste siano direttamente collegate al comportamento del bambino e che siano proporzionate. Le conseguenze dovrebbero essere spiegate chiaramente e applicate in modo coerente. Ad esempio, se un bambino rifiuta ripetutamente di mettere in ordine i suoi giochi, una conseguenza logica potrebbe essere quella di limitare il tempo di gioco il giorno successivo.
  2. Attenzione Selettiva e Ignoranza Programmata: utilizzare l’attenzione in modo strategico può influenzare in modo significativo il comportamento dei bambini. Concentrarsi sui comportamenti positivi e ignorare quelli negativi, quando appropriato, può incoraggiare comportamenti desiderati. Questo approccio non significa trascurare il bambino, ma piuttosto scegliere consapevolmente quando e come rispondere. Ad esempio, se un bambino cerca attenzione attraverso comportamenti leggermente fastidiosi ma innocui, ignorarli può ridurre la probabilità che si ripetano.
  3. Time-Out Costruttivo: contrariamente a quanto alcuni ritengono, il time-out non deve essere una punizione. Invece, può essere utilizzato come uno strumento per insegnare l’autoregolazione. Un time-out costruttivo è un periodo di calma in cui il bambino può allontanarsi dalla situazione problematica e calmarsi. È fondamentale che i genitori spieghino il motivo del time-out e che esso venga utilizzato in modo coerente e non come minaccia.
  4. Comunicazione Assertiva e Ascolto Attivo: è importante che i genitori si esprimano chiaramente e ascoltino attivamente i loro figli. La comunicazione assertiva permette di esprimere le proprie esigenze e aspettative in modo rispettoso ma chiaro. L’ascolto attivo mostra al bambino che i suoi pensieri e sentimenti sono importanti e validi, incoraggiandolo a esprimersi apertamente.
  5. Stabilire Limiti Chiari e Coerenti: un elemento chiave della genitorialità è stabilire limiti chiari e coerenza nel loro mantenimento. Questo aiuta i bambini a comprendere le aspettative e fornisce una struttura sicura entro cui possono esplorare e imparare.
  6. Incoraggiare l’Autonomia e la Risoluzione dei Problemi: Insegnare ai bambini a prendere decisioni e risolvere problemi in modo indipendente li prepara per il futuro. Questo potrebbe significare permettere loro di affrontare piccole sfide da soli o incoraggiarli a proporre soluzioni ai problemi che incontrano.
  7. Riconoscere e Validare le Emozioni: Anche in un approccio più strutturato, è essenziale riconoscere e validare le emozioni del bambino. Questo non solo migliora la comunicazione, ma insegna anche competenze emotive importanti.

Bilanciare le Strategie

Non esiste un approccio unico per tutti nella genitorialità. Mentre la genitorialità dolce offre una solida base di rispetto e comprensione, può essere necessario integrarla con altre tecniche per gestire efficacemente una gamma più ampia di situazioni e comportamenti. È importante riconoscere che ogni bambino è unico e che diverse situazioni possono richiedere approcci diversi.

La genitorialità richiede flessibilità, pazienza e la capacità di adattarsi alle esigenze mutevoli dei bambini. La genitorialità dolce, sebbene efficace in molti casi, può non essere sempre la soluzione migliore. Integrare questo approccio con altre strategie basate sulla ricerca può fornire ai genitori gli strumenti necessari per affrontare una varietà di sfide genitoriali, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo sano e felice dei loro figli.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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