Utilizzati come sinonimi, in realtà la felicità e la serenità sono due emozioni completamente diverse, anche se troppo spesso confuse fra loro.
Si tratta a mio avviso di due stati d’animo assolutamente differenti che in certi casi, convivono in forte conflitto all’interno di noi; in altri casi invece rappresentano una meta difficile da raggiungere.
Siamo sereni ma non felici oppure viceversa.
Che differenza c’è fra l’essere sereni e l’essere felici?
Il vero problema è quando confondiamo le sue sensazioni, ovvero quando viviamo una condizione di serenità e di appagamento e ci illudiamo di essere felici o peggio quando stiamo vivendo un momento di forte felicità e crediamo che sia per sempre.
La serenità è uno stato di benessere più o meno continuo e costante che ci fa provare una sorta di tranquillità; la felicità invece è un’emozione forte e sconvolgente che può durare anche solo un attimo, ma in quel preciso momento hai la sensazione di vivere un benessere psico-fisico ineguagliabile con altre sensazioni.
Meglio la serenità o la felicità
Quale è più importante?
Sicuramente dipende da cosa stiamo cercando nella vita, da cosa stiamo vivendo in un dato momento, da cosa ci aspettiamo per il futuro.
Certamente la felicità può avere una durata temporanea a differenza della serenità che una volta raggiunta la si può mantenere per un certo periodo di tempo, a volte anche lunghissimo.
La domanda che mi viene spontanea è questa: siamo davvero sicuri che nel momento in cui si sentiamo sereni siamo anche felici?
E soprattutto, ci può bastare essere sereni ma mai veramente felici?
La risposta non esiste in nessun manuale, ma dentro di noi.
Meglio una folle felicità
Quello che posso aggiungere a mio parere è che la vera felicità nasconde in se anche una sfumatura di follia, ma di quella sana follia che fa fare pazzie e colpi di testa soprattutto in amore e che spesso, mette quel giusto “sapore” in più ad una relazione appiattita.
Forse è meglio essere felici un solo giorno che sereni una vita intera!