Hai davvero il controllo delle tue mani?
Solitamente, le nostre mani fanno quel che vogliamo noi, salvo in alcuni casi dove la persona interessata è afflitta dalla “sindrome della mano aliena”.
Di cosa si tratta?
La sindrome, nota anche come sindrome della mano anarchica è un raro disturbo neurologico in base al quale una mano (in genere quella sinistra) sembra avere una vita propria, non compiendo ciò che dovrebbe fare: si pensi che spesso può addirittura cercare di impedire le azioni dell’altra mano oppure i movimenti del soggetto.
La sindrome ha la sua insorgenza solitamente dopo la separazione chirurgica degli emisferi cerebrali: procedura spesso utilizzata per alleggerire i sintomi più gravi dell’epilessia. Il primo caso in assoluto fu descritto nel 1908 da Kurt Goldstein, un neurologo di origine tedesca. La definizione “sindrome della mano aliena” deriva, invece, da un studio effettuato nel 1972, dove erano descritti alcuni casi di pazienti che mostravano di non controllare più una delle due mani.
La sindrome si presenta in diverse varianti a seconda della zona cerebrale colpita.
I sintomi, in ogni caso, sono perlopiù gli stessi: pochissimo controllo di una mano. I soggetti colpiti considerano la mano come estranea (aliena) o non appartenente al proprio corpo. La patologia causa dei “conflitti inter-manuali” in cui una delle mani agisce contro l’altra, impedendole, ad esempio, di compiere i gesti necessari per mangiare, bere, etc.. Spesso il soggetto è inconsapevole di ciò che la mano estranea compie, fino a quando non cattura l’azione con i propri occhi.