La sindrome di Stoccolma in amore esiste? Secondo alcune ricerche psicologiche: sì esiste anche nelle relazioni amorose.
Infatti, in alcuni casi l’attaccamento al partner può diventare patologico, portando a rimanere al fianco di questo anche dinanzi a dei comportamenti violenti e problematici.
Se è così sarebbe possibile che si stia sperimentando un fenomeno che prende il nome di Sindrome di Stoccolma in amore. Ossia una risposta psicologica che porta le vittime a sviluppare dei sentimenti di affetto, lealtà ed empatia verso coloro che sono i loro abusatori.
Anche se la sindrome di Stoccolma, dunque, nasce in un contesto di detenzione di ostaggi, in realtà si può applicare il concetto anche ad altre situazioni, come quelle che si riflettono in relazioni sentimentali che sono malsane e che possono andare a complicare i legami emotivi.
Cos’è la Sindrome di Stoccolma?
La sindrome di Stoccolma è una risposta psicologica che è stata descritta per la prima volta durante gli anni ’70 dopo una rapina in banca nell’omonima città in Svezia. Durante l’evento, gli ostaggi hanno iniziato a sviluppare dei sentimenti positivi per i loro rapitori, un fenomeno che ha sconcertato osservatori e psicologi.
Questa tipologia di attaccamento si verifica come un meccanismo del cervello che induce il soggetto alla sopravvivenza, portando così la vittima a mitigare il trauma subito andando a comprendere o giustificare il comportamento dell’aggressore.
La sindrome di Stoccolma in amore può emergere in diversi contesti, principalmente di manipolazione, violenza e abuso. La vittima dato il forte legame emotivo con il partner abusante ne razionalizza il comportamento sperando che attraverso l’amore lo possa cambiare.
Come si manifesta nelle relazioni romantiche?
La Sindrome di Stoccolma in amore si sviluppa quando un partner esercita il controllo sull’altro attraverso una combinazione di paura, manipolazione e atti di apparente gentilezza.
Questo va a creare un ciclo tossico nel quale la vittima alterna dei momenti di attaccamento ad episodi di paura o sofferenza. Alcuni segnali che possono portare a riconoscere la sindrome di Stoccolma nelle relazioni amorose sono:
- Razionalizzazione del comportamento abusivo: la vittima giustifica azioni dannose del partner, attribuendole a stress, difficoltà personali o eventi esterni.
- Dipendenza emotiva: il partner abusante diventa il centro del mondo emotivo della vittima, che si sente incapace di vivere senza di lui.
- Paura di andarsene: la vittima teme le conseguenze di lasciare il partner, sia per possibili rappresaglie sia per il senso di vuoto emotivo.
Quando sono presenti questi tre comportamenti è possibile che si stia manifestando un problema come la Sindrome di Stoccolma nelle relazioni.
Fattori che contribuiscono alla Sindrome di Stoccolma
Ci sono alcuni fattori che possono portare allo sviluppo di questa dinamica all’interno di una relazione amorosa. Prima tra tutte c’è lo squilibrio di potere nel quale uno dei due partner in genere detiene un maggior controllo che può essere sociale, economico oppure emotivo, e nel quale il partner può sentirsi vulnerabile o intrappolato.
In altri casi può succedere che questo derivi da un attaccamento emotivo dovuto al vivere esperienze intense condivide che possono andare a creare un legame così profondo che porta però a non distinguere i confini tra il controllo e l’affetto. La paura d’essere abbandonati o di subire una violenza sono un altro fattore che può portare a rafforzare l’attaccamento emotivo.
Questo avviene in quanto la vittima durante il rapporto con il partner vive un conflitto interiore che oscilla tra la percezione del partner come soggetto abusante all’idea romantica di poterlo cambiare.
L’impatto sulla salute mentale
Vivere in una relazione con queste dinamiche ha un impatto significativo sulla salute mentale. Le vittime di conseguenza possono soffrire di ansia cronica, depressione e una profonda perdita di autostima. La tensione costante tra amore e paura, inoltra, provoca un esaurimento emotivo, rendendo ancora più difficile spezzare il ciclo di dipendenza dalla persona con la quale si sta.
Uscire da una relazione caratterizzata dalla Sindrome di Stoccolma richiede tempo, supporto e coraggio. La terapia nella maggior parte dei casi può aiutare le vittime a comprendere le loro esperienze, a ricostruire l’autostima e sviluppare relazioni più sane in futuro.