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So tutto io: come affrontarlo correttamente in 5 passaggi

Non è raro, negli ambienti di lavoro o nelle relazioni personali, trovare le persone “So tutto io”.

Non è difficile riconoscerle: sono persone convinte di sapere sempre tutto, di trovare sempre una soluzione, di fare sempre qualcosa di migliore rispetto agli altri.

Il fatto è che queste persone spesso sono insicuree questo le porta a volersi portare in una posizione superiore rispetto agli altri: per il benessere nostro e di chi ci circonda, ecco come si affrontano correttamente.

Ignorare i loro consigli

Spesso le persone si arrabbiano nel sentire i consigli di questi individui “so tutto io”, e cercano di dimostrare di essere migliori di loro.

Ebbene, questo è il più delle volte completamente inutile: ignorare, nel bene e nel male, quello che una persona dice, farà sì che non prenda il sopravvento, e che capisca che deve rimanere al suo posto.

Essere aperti alle diverse opinioni

Il dialogo è un’ottima arma verso queste persone!

Considera che loro tendono a voler sapere tutto loro, e questo non lascia spazio ad opinioni differenti.

Se invece noi siamo disposti a parlare, a discuterne con lui, ad approfondire con delle argomentazioni, potremmo scoprire che l’altro non le ha.

Fornire critiche costruttive

Criticare in modo costruttivo aiuta a costruire un miglior rapporto.

Non offese gratuite, e possibilmente non davanti alle altre persone (è comunque una persona insicura), ma criticare in modo positivo può aiutare quella persona a relazionarsi con gli altri più correttamente, senza la paura di non essere accettata.

Pensare all’obiettivo

Se ci si focalizza sulla presenza di queste persone cercando di “schiacciarle” si rischia di sbagliare.

Il nostro obiettivo deve essere comunque il lavoro, oppure lo studio, o le relazioni; in ogni caso, bisogna scontrarsi con quella persona solamente quando c’è una reale necessità, non a prescindere.

Comprendere il so tutto io!

È importante capire che chi si comporta in questo modo è una persona che cerca di superare gli altri perché ha un problema di insicurezza, di autostima.

Minare sulla sua autostima non servirà, perché tenderà a cercare di accrescerla nell’unico modo che conosca, cioè quello di ritenersi superiore agli altri.

Il metodo corretto per affrontarlo è il dialogo e l’apertura, non l’umiliazione davanti agli altri, anche perché quello che per noi è un comportamento fastidioso non è detto che lo sia per l’altro. Anzi, le persone fastidiose, a qualcun altro, potremmo risultare essere noi.

Collega so tutto io: come gestirlo in modo vincente

Come abbiamo sopra anticipato, spesso le persone “so tutto io” si manifestano in ambito professionale. Ma come gestire in modo vincente un collega So tutto io?

Ebbene, per certi versi valgono le regole che abbiamo già rammentato. Affrontare un collega saccente richiede infatti pazienza, diplomazia e una strategia ben definita. Il segreto è tuttavia spesso legato alla necessità di mantenere sempre un atteggiamento professionale e costruttivo, evitando lo scontro diretto che potrebbe solo peggiorare la situazione lavorativa. È fondamentale iniziare riconoscendo che spesso questo comportamento deriva da insicurezze personali o dal desiderio di affermarsi nell’ambiente di lavoro.

Per esempio, un approccio che generalmente rileviamo essere molto efficace consiste nel coinvolgere attivamente questo collega nei progetti, facendolo sentire valorizzato per le sue reali competenze, ma al contempo stabilendo confini chiari. Quando esprime le sue opinioni in modo autoritario, è utile rispondere con domande specifiche che lo inducano a spiegare il suo punto di vista in modo più dettagliato. Non solo in questo modo si mostra interesse per le sue idee, ma lo costringe anche a riflettere più approfonditamente sulle sue affermazioni.

Anche la comunicazione assertiva è importante: diventa utile esprimere il proprio punto di vista con sicurezza e argomentazioni solide, basate su dati e fatti concreti. Quando si è in disaccordo, è preferibile utilizzare frasi costruttive come “Capisco il tuo punto di vista, tuttavia la mia esperienza suggerisce che…” piuttosto che contraddirlo direttamente.

Prova infine a cercare alleati all’interno del tuo team: il tuo obiettivo non dovrà essere quello di creare fazioni, bensì disporre di un supporto quando si presentano idee alternative. Documentare sempre le proprie posizioni e decisioni aiuta a mantenere traccia delle responsabilità e può servire come riferimento in caso di discussioni future.

Se poi il comportamento del collega inizia a interferire seriamente con il lavoro o il benessere del team, è opportuno affrontare la questione in privato, esprimendo le proprie preoccupazioni in modo professionale e orientato alle soluzioni. Se la situazione non migliora, potrebbe essere necessario coinvolgere il superiore o le risorse umane, sempre mantenendo un approccio costruttivo e documentando gli episodi problematici!

Situazione Strategia Risultato Atteso
Il collega interrompe frequentemente con “correzioni” Ascoltare pazientemente e chiedere approfondimenti specifici Indurre una riflessione più profonda e rallentare le interruzioni impulsive
Impone le sue idee senza considerare alternative Presentare dati e fatti concreti a supporto del proprio punto di vista Spostare la discussione su un piano oggettivo e professionale
Critica costantemente il lavoro altrui Richiedere feedback costruttivi e specifici per il miglioramento Trasformare le critiche in suggerimenti actionable
Monopolizza le discussioni di gruppo Coinvolgere attivamente altri membri del team chiedendo le loro opinioni Bilanciare la partecipazione e valorizzare diverse prospettive
Rifiuta di ammettere i propri errori Documentare decisioni e risultati in modo oggettivo Creare accountability e riferimenti chiari per future discussioni
Si appropria dei meriti altrui Comunicare regolarmente i progressi e i contributi al team e ai superiori Stabilire una chiara attribuzione dei meriti e del lavoro svolto

 

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

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