Teorema di Thomas – Perché a volte quel che pensiamo si realizza?
Secondo il teorema di Thomas, ciò che pensiamo della realtà sociale diventa reale nelle sue conseguenze. In alcuni lavori, raramente conosciuti al di fuori dal mondo accademico, William Isaac Thomas, uno dei sociologi americani più conosciuti, ha esposto un teorema fondamentale per le scienze sociali: «Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze».
Immaginate se il teorema di Thomas e le sue implicazioni fossero più ampiamente conosciute, molto probabilmente ci sarebbero tanti più uomini che capirebbero meglio il funzionamento della psiche umana come elemento in grado di dar forma alla nostra società. Il teorema di Thomas, sebbene non abbia propriamente l’equilibrio e la precisione di un teorema di Newton, ha sicuramente una uguale rilevanza, essendo utilmente applicabile, se non a tutti, a moltissimi processi sociali.
Nella teoria esposta – è possibile rintracciare una magistrale trasposizione in “Teoria e struttura sociale” di Robert K. Merton, Il Mulino, Bologna 1971 – viene autorevolmente illustrato il fatto che gli uomini non rispondono esclusivamente agli elementi oggettivi che compongono una situazione, ma anche, ed a volte in primo luogo, al significato che questa situazione ha per loro. A questo punto, una volta che essi hanno attribuito un qualunque significato ad una qualunque situazione, questo significato diventa, ineluttabilmente, la causa determinante (scatenante) del loro comportamento e di alcune conseguenze di questo.
Ma tutto ciò, che è ancora piuttosto astratto, e le astrazioni hanno la sgradevole tendenza a diventare incomprensibili se non collegate a dati concreti, può essere meglio compreso se collegato ad un esempio: è questo il caso della Last National Bank, gestita dall’allora direttore Cartwright Millingville; un caso passato alla storia per essere stato il “mercoledì nero” del 1932.
È questo un classico esempio dove una voce di insolvenza, accolta da un certo numero di clienti si risolse effettivamente in un’insolvenza della banca. La salda struttura della banca, in buona sostanza, dipendeva da una serie di definizioni della situazione. Una volta che i clienti definirono la situazione in tutt’altro modo, le conseguenze di questa definizione irreale furono fin troppo reali.
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