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quando un appuntamento va male

10 segnali per capire quando un appuntamento va male

Quando si esce per la prima volta con una persona sono davvero molti i dubbi e le paranoie che si vivono, in quanto non si conosce quello con cui ci si andrà a relazionare. Ecco perché, in alcuni momenti, è fondamentale dar retta al linguaggio del corpo, perché esistono dei segnali che possono far capire tante cose.

Alcuni di questi fanno presagire la presenza di un’attrazione reciproca mentre altri denotano imbarazzo e la volontà di scappare da quel contesto. Scopriamo dunque, quali sono i segnali che possono far capire l’andamento negativo di un appuntamento.

Un sopracciglio alzato

Apparentemente può sembrare una sciocchezza, ma se qualcuno ti guarda con un solo sopracciglio alzato significa che non crede a quello che gli stai dicendo e quindi non ti considera una persona attendibile e sincera. Spesso però si tratta di un atteggiamento legato ad una distorsione della realtà.

Postura piegata

La postura è fondamentale per capire chi abbiamo davanti. Se una persona si sdraia mentre interagisce con altri può denotare una mancanza di interesse, cosa che invece non si verifica quando si guarda qualcuno dritto negli occhi oppure se si protende con il corpo verso di lui.

Le gambe incrociate invece, esprimono un senso di chiusura verso il prossimo, così come le braccia conserte e gli occhi bassi.

Creazione di barriere

Mettere degli oggetti fra una persona e l’altra è una mossa difensiva che ha lo scopo di garantire ad ogni persona il proprio spazio vitale. Se si tratta di un unico oggetto non c’è da preoccuparsi, ma le cose cambiano se gli oggetti aumentano. Qui nasce infatti la volontà di mantenere le distanze creando barriere.

Palpebre che si chiudono per tanto tempo

Chiudere le palpebre è normale, ma farlo troppo a lungo no, in quanto significa essere vittima di un blocco che decidiamo di erigere quando qualcosa o qualcuno non sono di nostro gradimento. Si cerca quindi di evadere dal contesto.

Cercare di mettersi a posto

Quando si incontra qualcuno per la prima volta si vuole apparire al meglio, ma esistono dei segnali che se messi in atto durante l’appuntamento possono denotare la mancanza di interesse. Fra questi, tentare di mettersi a posto senza tregua è sicuramente un segnale. Queste persone si toccano di continuo, si aggiustano i capelli e i vestiti e si dedicano solamente a loro stessi.

Sbadigliare in continuazione

Lo sbadiglio non indica solo stanchezza ma, in molti casi, può essere anche indice di noia e non è sicuramente un buon segnale durante un primo appuntamento. È facile presagire che se gli sbadigli diventano molti in poco tempo, l’interesse dall’altra parte è minimo.

Postura rigida

Anche in questo caso assumere una postura troppo rigida fa presagire un alto livello di tensione fra le persone e, in molti casi, la poca volontà di mettersi in gioco. Purtroppo questo atteggiamento è accettabile solamente per i primi momenti della conoscenza, dopodiché se mantenuto è inutile perdere altro tempo.

Premere pollice e indice contro il viso

Il movimento è noto come ammaccatura del viso e non indica altro che tensione e mancanza di interesse verso l’interlocutore. Si sta quindi facendo uno sforzo per ascoltare il prossimo, ma purtroppo il corpo riesce a esprimere quello che la voce sa trattenere.

Alzare un lato del labbro

Sollevare un lato della bocca indica il disprezzo verso l’altra persona e se si manifesta durante il primo appuntamento, molto probabilmente non ci si incontrerà mai più.

Mantenere i piedi verso la porta

Mantenere i piedi rivolti verso la porta vuol dire avere voglia di andare via nel minor tempo possibile e quindi si cerca una scusa per scappare dall’appuntamento. Anche in questo caso si tratta di un comportamento che senza parole può rivelare molto.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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