Home / Attualità / 3 modi per gestire i bagagli emotivi del partner
bagaglio emotivo partner

3 modi per gestire i bagagli emotivi del partner

Quando scegli di vivere una relazione non vivi solo il presente con il tuo partner ma in qualche modo anche il suo passato andrà ad influire sulla vostra relazione e sul suo carattere. Le relazioni passate, ma anche eventi passati potrebbero avere lasciato sul partner: cicatrici, insicurezze e problematiche che inevitabilmente possono andare a influenzare la dinamica relazionale.

Sebbene il bagaglio emotivo del partner possa sembrare pesante e difficile da sopportare, in realtà se questi momenti restassero mal gestiti o inespressi si potrebbe andare ad offuscare la connessione tra voi e di conseguenza si potrebbero compromettere le interazioni future.

La sfida, dunque, è quella di imparare a gestire al meglio il bagaglio emotivo del partner insieme a lui, in modo tale che entrambi vi riusciate a prendere cura al meglio l’uno dell’altro. Ecco tre consigli utili che possono aiutarvi ad affrontare al meglio questi momenti.

Non essere il suo guaritore, ma il suo specchio

Quando qualcuno che ami sta lottando con un dolore emotivo lasciato dal passato è normale cercare di aiutarlo in modo empatico. Il problema è che cercare di ricucire le ferite del partner non sempre può essere utile e in alcuni casi potrebbe perfino avere un effetto controproducente. Questo approccio, infatti, potrebbe portare a un peso difficile da sopportare.

Il tuo ruolo, dunque, non è quello di cancellare i dolori passati fornendo una soluzione magica, ma puoi essere il suo specchio, cercando di riflettere e aiutarlo a comprendere le sue emozioni con comprensione ed empatia, ascoltando quello che ha da dire al fine di offrire una convalida e creare uno spazio nel quale si sentano visti e ascoltati.

La ricerca ha indicato come un pensiero orientato al partner, che implica una valutazione attenta dei propri sentimenti e di quelli del partner riguardo alla relazione può indurre a una soddisfazione maggiore nella relazione. Spesso quello di cui il partner ha bisogno non è una soluzione al suo dolore, ma semplicemente vuole sentire che non lo affronterà da solo.

Riconosci gli inneschi dovuti al suo passato

Spesso quando si hanno dei bagagli emotivi pesanti ci sono delle situazioni di innesco che portano a delle reazioni emotive forti che sono legate ad esperienze irrisolte come l’abbandono oppure il tradimento. In questi casi si possono creare degli schemi di conflitto ricorrenti che prendono il nome di cicli di innesco in cui il partner reagisce male a causa del suo passato.

Per esempio, se il partner è stato tradito in precedenza, potrebbe soffrire d’ansia quando non ti vede arrivare in orario o quando non rispondi ai suoi messaggi. La sua reazione deve essere affrontata al fine di fargli comprendere come questa sia dovuta a problematiche passate.

Se non si affrontano i cicli di innesco si può erodere la fiducia, ecco perché è bene riconoscere questi schemi tempestivamente per interrompere il ciclo e impedire che questi piccoli inneschi si possano trasformare in un conflitto sempre più grande.

Distinguere le ombre del passato dalle realtà del presente

Quando le ombre del passato si insinuano nel presente queste possono mettere a dura prova una relazione. Per esempio, se il partner ha sperimentato un problema di abbandono nell’infanzia, questa sensazione e paura potrebbe essere proiettata inconsciamente sul proprio compagno.

Quindi inconsciamente comportamenti che possono ricordargli il suo trauma potrebbero andare ad influenzare la relazione. Ecco perché bisogna rassicurarli sul fatto che la relazione si basi su meriti propri e che il passato non deve dettare il futuro.

Permettere alle ombre del passato di dominare può andare a creare sospetti e dubbi andando ad ostacolare la crescita della relazione e potrebbe portare a sentimenti di sfiducia e di inadeguatezza.

Affrontare insieme le paure e rinforzare reciprocamente fiducia e sensazione di sicurezza permette di creare uno spazio per un modello d’amore più sano.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

Vedi Anche

Anafrodisia: le 5 cause della perdita di desiderio sessuale che devi conoscere

L’anafrodisia è uno dei disturbi sessuali più comuni. Ma di che cosa si tratta? E ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *