Chi è stato in Scozia non potrà essersi dimenticato di quelle lande desolate ma piene di fiorellini violacei. Nei migliori romanzi della letteratura inglese ritroviamo spesso questo fiore: l’Erika.
Un fiore originario di paesi nordici è spontaneo in scozia, russia, nord america, irlanda.
Miti ed Usi
Le leggende legate a questo fiore ci portano all’era druidica e celtica. Narra la storia d’amore tragica di Oscar e Malvina: Ossian un famoso capo celtico, aveva in figlia Malvina. La diede in sposa ad Oscar, un capo guerriero che un giorno partì per battaglie. Un giorno, mentre passeggiavano sulla brughiera, un messaggero portò la notizia che Oscar fu vinto e morto in battaglia, e depose un mazzo di Erika nelle mani di Malvina. La fanciulla corse in lacrime accasciandosi sul suolo. Le sue lacrime, dipinsero di bianco l’intera vallata di Erika viola. Ecco perchè si addice che l’Erika bianca porti buona fortuna. Mentre l’Erika viola è da sempre sinonimo di prosperità e buona sorte.
Si utilizzava sugli altari e veniva utilizzata per la sua robustezza per tessere. In un paesino delle Orcadi si sono rinvenuti letti fatti di Erika. Il suo profumo e la posizione nella quale sono stati costruiti, fanno pensare all’utilizzo dell’Erika come Aromaterapia.
Significato del fiore
Il fiore dell’erica rappresenta ammirazione, la buona sorte e la bellezza. L’Erika viola viene utilizzata come solitudine o ammirazione. La rosa come buona fortuna mentre la bianca, è la protezione dal pericolo. Il suo bocciolo è spesso ornamento dei bouquet di matrimoni, proprio perchè simboleggia la fedeltà, il romanticismo e la buona sorte.