Una nuova forma di stimolazione magnetica cerebrale sembra essere in grado di alleviare rapidamente i sintomi della depressione grave nel 90% dei casi. È quanto emerge da un piccolo studio condotto dai ricercatori della Stanford University School of Medicine, che ora stanno tuttavia cercando di convalidare le proprie tesi mediante uno studio più ampio, in cui la metà dei partecipanti sta ricevendo un “falso” trattamento. I ricercatori sono ottimisti sul fatto che il secondo studio si dimostrerà altrettanto efficace nel trattamento di persone la cui condizione non è migliorata con i farmaci, la terapia del linguaggio o altre forme di stimolazione elettromagnetica.
Il trattamento, chiamato Stanford Accelerated Intelligent Neuromodulation Therapy, o SAINT, consiste in una forma di stimolazione magnetica transcranica, già approvata dalla Food and Drug Administration per il trattamento della depressione. I ricercatori hanno riferito che la terapia migliora gli attuali protocolli approvati dalla FDA aumentando il numero di impulsi magnetici, accelerando il ritmo del trattamento e mirando gli impulsi secondo i neurocircuiti di ogni individuo.
Prima di sottoporsi alla terapia, tutti i 21 partecipanti allo studio erano stati diagnosticati come “gravemente depressi”. In seguito, 19 di loro hanno ottenuto un punteggio all’interno del range non depressivo. Sebbene tutti i partecipanti avessero avuto pensieri suicidi prima della terapia, nessuno di loro ha successivamente riferito di avere gli stessi pensieri dopo il trattamento. Si ricorda, nel dossier, che tutti i 21 partecipanti non avevano precedentemente sperimentato miglioramenti con farmaci, con la stimolazione magnetica transcranica approvata dalla FDA o con la terapia elettroconvulsivante.
Gli unici effetti collaterali della nuova terapia, prosegue ancora la ricerca, sembrano essere stati la stanchezza e qualche disagio durante il trattamento.
Naturalmente, ora i ricercatori devono ampliare il campione di analisi, ma i primi risultati incoraggianti sembrano ben promettere sul proseguo del percorso.