La pandemia ha più volte colpito la nostra vita anche se, negli ultimi periodi, un brusco peggioramento si è abbattuto a carico dell’isolamento sociale e dei disturbi alimentari.
Queste problematiche infatti, stanno notevolmente aumentando e si tratta di un fattore che non bisogna assolutamente trascurare.
Il nostro mondo è cambiato
Come tutti sappiamo la pandemia non ha risparmiato nessuno.
Oltre ai numerosi morti e alle diverse limitazioni che ognuno di noi ha subito nella sua vita, sono diversi i fattori preoccupanti che si sono manifestati in seguito all’avvento della pandemia.
Parliamo infatti dell’isolamento sociale, della perdita di molti posti di lavoro, della didattica a distanza e dell’aumento dei disturbi alimentari.
Ciò è avvenuto in ogni parte del mondo, anche se lo scenario risulta essere leggermente più grave in Australia.
Proprio in questo posto infatti, si è registrato un brusco aumento per quanto riguarda l’insorgenza dei problemi alimentari, che hanno raggiunto il loro apice proprio durante i vari momenti del lockdown.
A sua volta anche la disfunzione erettile ha colpito gravemente la società maschile, poiché molti pensieri si sono insinuati nel cervello e hanno fatto affiorare molte più dinamiche di quanto l’uomo è attualmente in grado di gestire.
Isolamento sociale disturbi alimentari
Anche se la pandemia è stata per molti un’opportunità per uscire da una situazione di ristagno, sono degenerate tutte quelle condizioni delle persone affette da disturbi alimentari o con gravi problematiche nella sfera sociale.
La socializzazione è un aspetto molto importante per l’uomo, in quanto sviluppare delle buone abilità sociali permette all’individuo di sentirsi parte integrante di un gruppo e mai solo.
Allo stesso tempo, si ha la possibilità di sentirsi supportati e supportare a sua volta qualcuno che si trova in uno stato di bisogno evidente.
L’isolamento da COVID-19 però, ha influito negativamente su questo aspetto e sono subentrate delle anomalie in tutte le dinamiche che riguardano i sintomi e i comportamenti alimentari.
Gli studi hanno dimostrato che l’isolamento sociale potrebbe far aumentare il rischio di sviluppare alcune malattie, in quanto le persone sono portate a prendersi più cura di se stesse, ma finiscono col trascurare la propria salute e il modo corretto di vivere.
La salute inoltre, quando arriva ad essere così sradicata, porta la percezione di immagini negative in grado di favorire l’avvento dello stress cronico.
3cco quindi che aumentano tutte le condizioni negative a carico di ipotalamo, ipofisi e zona adrenocorticale, ovvero tutte quelle aree del corpo che sono responsabili delle principali funzioni ormonali e corporee.
Come può la solitudine trasformarsi in disturbo alimentare?
Come abbiamo accennato nelle righe precedenti, l’isolamento sociale può alterare il modo in cui il nostro cervello percepisce il nostro corpo e il mondo esterno.
In questo modo vengono pesantemente influenzati i sentimenti, i pensieri e i comportamenti che ognuno di noi mette in atto, comportando un aumento dello stress, dell’ansia e della depressione.
Vari studi hanno dimostrato che cambiano anche i batteri intestinali e quindi anche le varie reazioni che il nostro corpo riesce ad attuare in caso di attacco esterno.
Ansia e depressione possono comportare ulteriori dosagi per la persona che li vive, andando ad avere forti ripercussioni anche sulla psicologia della persona.
La solitudine scaturita dal COVID-19 può quindi favorire lo stress cronico, il quale arriverà a far aumentare i livelli d’ansia e a suscitare depressione negli individui più fragili.
Di tratta di aspetti che non sono così facili da affrontare e per cui è necessario mettere in atto alcuni accorgimenti per resistere e cercare di non farsi coinvolgere da queste dinamiche.
Gli psicologi stanno cercando di capire come l’isolamento sociale possa influire sui cambiamenti nei disturbi alimentari, studiando tutti i sintomi e le conseguenze che si manifestano in seguito all’adozione di determinate scelte.