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Le persone con ambizioni politiche sono meno accettate dalla società? Ecco l’esperimento.

Un video incentrato sulle dichiarazioni di un ministro britannico molto famoso, ha evidenziato come alcune riunioni governative abbiano portato dei grandi scandali in questo settore.

La stampa britannica è quindi è arrivata alla conclusione che chi appartiene a questo mondo si sente parte di un’élite politica e quindi tende a mancare di rispetto verso gli elettori e le persone normali.

È stata quindi simulata una conferenza che ha portato alle dimissioni del primo ministro dell’epoca, ovvero Allegra Stratton.

La simulazione del 22 dicembre 2020

Questo esperimento è stato messo in atto a Downing Street il 22 dicembre 2020 e si è basato sulla totale assenza di giornalisti.

La Stratton si è rivelata particolarmente amichevole verso tutte le domande che i suoi colleghi le hanno sottoposto.

Sono inoltre emerse tutte le circostanze nelle quali deputati e senatori hanno mostrato le loro carenze rispetto alle normative volte alla tutela da Covid.

Ciò ha fatto presagire la presenza di regole particolari per chi appartiene al mondo della politica, i quali possono sentirsi liberi di non rispettare i divieti per godere al meglio della loro vita privata.

I risultati dell’esperimento

Tutto ciò ha portato gli sperimentatori a credere che le persone dell’élite politica si ritengano più intelligenti rispetto ai loro avversari e ai loro elettori.

Da questo deriva la loro propensione a contrarre meno rischi rispetto alle persone comuni, per le quali sarebbero molto più numerosi i divieti a cui sottostare.

La personalità delle persone definite politicamente ambiziose è stata sottoposta a diversi trattati di psicologia.

Lo studio ha dimostrato che più è alto il livello al quale si ambisce e più è basso il senso del rischio che la persona può vivere verso tutti gli stimoli che riceve dall’esterno.

Le persone che vengono definite come piacevoli hanno degli orientamenti sociali che però risultano essere orientati solamente verso se stessi, apparendo quindi gentili, altruisti, premurosi e calorosi ma solamente quando l’obiettivo è di proprio interesse.

Tutte le persone che vengono elette in politica quindi, cercano armonia e cooperazione da parte degli altri, anche se si sentono superiori a questi e molto probabilmente anche nei confronti del resto del mondo.

L’opinione della psicologia

Questo esperimento ha mostrato come, in alcuni momenti dove non si era sottoposti al giudizio altrui, i politici, fra cui la stessa Stratton, sono riusciti ad esternare la parte più libera di loro stessi.

Particolare considerazione è da porre sul ruolo della donna in politica, dove questa compare diversa rispetto ai colleghi maschi e a tutti coloro che non svolgono questa determinata professione.

Secondo quanto evidenziato dagli studi psicologici, le donne sono molto più estroverse rispetto agli uomini e risultano essere più coscienziose rispetto a tutto ciò che potrebbe interessare l’intera società.

Quando infatti una persona di questo rango fa cadere la propria consapevolezza rispetto al suo ruolo e a quello dei membri che la circondano, si perde affidabilità e si ha una più alta propensione al giudizio.

Ci si sente quindi meno impegnati nell’obbedienza e si è personalmente attratti dall’ambizione politica.

Possiamo quindi concludere dicendo che nasce una naturale propensione verso la creazione di regole che solamente alcuni devono rispettare, mentre altri possono sentirsi liberi qualora volessero infrangerle.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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