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I 5 pensieri positivi che aiutano a sentirsi meglio

Certe volte la vita prende il sopravvento sulle persone, e può essere difficile guardare oltre. Se capita di trovarsi in questa situazione è bene tenere a mente alcuni pensieri rassicuranti o motivanti.

1.    Apportare piccoli cambiamenti alla volta

Quando il peso di qualcosa è schiacciante, un piccolo cambiamento può fare una grande differenza. Fare qualcosa per sé stessi, cercare un po’ di supporto, cambiare qualcosa nella routine per qualche giorno, svolgere un compito che era stato rimandato.

In questo modo è possibile trovare un sollievo significativo e cambiare il modo in cui ci sentiamo. Bisogna seguire il proprio istinto verso ciò che potrebbe aiutare a stare meglio.

2.    Non cedere alle preoccupazioni

Quando siamo giù di morale, capita di pensare che niente farà la differenza o che ci sentiremo in quel modo per sempre. Sembra anche che tutte le soluzioni possibili non potranno funzionare.

Ad esempio, prendiamo una famiglia che ha sempre rinunciato a un animale domestico perché viaggia molto, a volte all’estero e a volte per diversi mesi a causa del lavoro. Tuttavia, durante la pandemia da covid-19 ha finito per prendersi cura di un nuovo animale, trovandosi poi in difficoltà con le riaperture dei viaggi e degli spostamenti.

Questo problema potrebbe rappresentare una fonte di ansia e sembrare molto difficile da risolvere, ma basta poco: la soluzione è cercare una nuova casa per l’animale, con persone disponibili e felici di prendersene cura. Si potranno poi organizzare incontri con la nuova famiglia per andare a trovare l’animale.

3.    Sentirsi meglio senza risolvere il problema

A volte pensiamo che non sarà possibile sentirsi meglio prima di aver risolto un particolare problema. Se però la soluzione non si riesce a trovare nell’immediato, come per un problema di salute o un problema comportamentale di un figlio, si possono trovare altri modi per migliorare l’umore nel frattempo.

4.    Non cercare sempre il lato positivo

Fa parte di una positività tossica l’idea che possiamo migliorare qualunque esperienza con un atteggiamento migliore, pensando che potrebbe sempre esserci di peggio. Per esempio “Questa esperienza difficile mi renderà mentalmente più forte” o “Non era quello che volevo, ma ci sono aspetti positivi”.

Non è necessario. A volte queste forzature mentali aiutano e altre volte no. Non esiste un approccio universale. È normale essere insoddisfatti di una situazione non desiderata, senza cercarne i lati positivi. Tante volte sono più le pressioni sociali verso questo atteggiamento, anziché una vera utilità per noi stessi.

5.    Tollerare gli alti e bassi

Il modo in cui si affrontano i periodi peggiori della nostra salute mentale non deve essere sempre lo stesso. A volte c’è bisogno di fare spazio per i sentimenti difficili e permettere loro di atterrare. Sentirli, senza la fretta di spazzarli via.

Altre volte può essere utile spronarsi da soli per migliorare l’umore, apportando cambiamenti comportamentali o cambiamenti nel nostro atteggiamento verso le cose. A volte siamo in grado di farlo, altre volte no.

Non siamo ciò che proviamo nei momenti più vulnerabili. Sentirsi demoralizzati e scontenti non invalida tutte le volte in cui ci sentiamo bene. A volte non è facile rialzarsi, e questo non invalida le volte in cui si riesce a farlo.

Non esiste un unico approccio per gestire la salute mentale. Ci sono diverse sfumature e soluzioni. Ciò che sembra utile a volte può sembrare inutile, e viceversa. Più ampio è il nostro kit di strategie e più comprendiamo i ragionamenti che le supportano, meglio sarà per noi le prossime volte.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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