Home / Attualità / Negligenza emotiva affettiva nel bambino: cosa può causare in età adulta? Come superarla?

Negligenza emotiva affettiva nel bambino: cosa può causare in età adulta? Come superarla?

In un mondo dove l’attenzione è spesso rivolta verso forme di maltrattamento fisico e verbale, una forma di abuso meno visibile ma ugualmente devastante passa inosservata: la negligenza emotiva infantile. Questa subdola mancanza di attenzione alle esigenze emotive del bambino può avere conseguenze profonde e durature, incidendo significativamente su autostima, autovalutazione, fiducia in se stessi e conoscenza di sé. In questo articolo, ci addentreremo in una comprensione più profonda di queste questioni, basandoci sulle osservazioni e le ricerche nel campo della psicologia infantile.

L’Impatto Invisibile della Negligenza Emotiva

1. Autostima: L’autostima è influenzata in maniera significativa dalle interazioni infantili con i genitori o i caregiver. Quando un bambino esprime un’emozione e questa viene ignorata o sminuita, impara a credere che i suoi sentimenti, e di conseguenza se stesso, non siano validi o importanti. Questo può tradursi in un adulto che dubita costantemente delle proprie capacità e del proprio valore, ostacolando la realizzazione personale e professionale.

2. Autovalutazione: Il concetto di autovalutazione si riferisce a come ci percepiamo rispetto al mondo che ci circonda e al nostro merito di felicità e successo. La negligenza emotiva inculca spesso una sensazione di indegnità, portando gli individui a sentirsi non meritevoli di amore, rispetto o successo. Questo può manifestarsi in adulti che evitano opportunità di crescita o che si accontentano di relazioni e situazioni insoddisfacenti.

3. Fiducia in Se Stessi: Un bambino il cui ambiente familiare non ha fornito una risposta adeguata alle sue espressioni emotive può crescere con una profonda incertezza nelle proprie decisioni e percezioni. Questa mancanza di fiducia si riflette in molti aspetti della vita adulta, dalla vita professionale alle relazioni interpersonali, portando a un senso costante di insicurezza e dubbio.

4. Conoscenza di Sé: La comprensione di sé è fondamentale per navigare la vita in maniera efficace. La negligenza emotiva può lasciare una persona incapace di identificare i propri bisogni, desideri e preferenze, rendendo difficile perseguire obiettivi personali e professionali che siano veramente in linea con i propri valori e aspirazioni.

Dalle Ombre alla Luce: Percorsi di Guarigione

Riconoscimento e Accettazione: Il primo passo per superare le conseguenze della negligenza emotiva è riconoscerne l’esistenza. Capire che le difficoltà attuali possono avere radici nel passato è fondamentale per iniziare un percorso di guarigione.

Terapia e Supporto Professionale: Spesso, il supporto di un terapeuta può essere cruciale nel fornire lo spazio e gli strumenti necessari per lavorare su queste problematiche. Terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono essere particolarmente utili nel modificare schemi di pensiero negativi radicati.

Autoconsapevolezza e Crescita Personale: Coltivare una maggiore consapevolezza di sé attraverso la meditazione, la scrittura riflessiva e altre pratiche di auto-esplorazione può aiutare a riconnettersi con le proprie emozioni e bisogni. Questo processo favorisce una maggiore comprensione di sé e una fiducia rinnovata nelle proprie capacità e valori.

Costruire Relazioni Positive: Impegnarsi in relazioni sane e di supporto può fornire un nuovo contesto per sperimentare la validazione emotiva e il riconoscimento che mancavano nell’infanzia. Questo può includere amicizie, relazioni amorose, ma anche relazioni professionali.

Sviluppo di Nuove Credenze: Sostituire le vecchie credenze limitanti, nate dalla negligenza emotiva, con nuove, più positive e costruttive, è una parte fondamentale del processo di guarigione. Ciò implica spesso un lavoro costante e consapevole su di sé.

Affrontare e superare le sfide causate dalla negligenza emotiva infantile non è un percorso semplice o lineare. Tuttavia, con la consapevolezza, il supporto adeguato e la determinazione, è possibile trasformare le ferite del passato in forza e resilienza. Come afferma il Dr. Dan Siegel, è essenziale “nominare per domare”: identificare ciò con cui si ha a che fare è il primo passo verso la gestione e la risoluzione. Questo percorso porta alla costruzione di un sé più sicuro, degno, consapevole e realizzato: il “tu” che sei sempre stato destinato ad essere.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

Vedi Anche

genitori e figli

In che modo lo stress dei genitori impatta sui figli

Un recente studio europeo ha cercato di identificare quali fattori predissero l’autolesionismo non suicida nell’adolescenza, ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *