Ti è mai capitato di parlare da solo con te stesso e di chiederti se fosse davvero “normale” o se ci fosse una motivazione dietro questo comportamento? Parlare da soli è un comportamento che tutti abbiamo avuto almeno una volta nella vita. In realtà si tratta di un fenomeno molto comune e nonostante questo sia considerato strano oppure insolito, in realtà è normale e in molti casi è una cosa “benefica”. Cosa indica però davvero parlare con sé stessi? Ci sono delle implicazioni psicologiche? Lo scopriamo insieme.
Perché parliamo da soli?
Parlare da soli è una manifestazione della propria attività mentale. In diversi casi, il dialogo che avviene solitamente al proprio interno si esprime verbalmente e diventa udibile. Questo succede per diversi motivi, uno dei più frequenti è che si cerca di elaborare dei pensieri complessi.
Infatti, quando si affrontano delle problematiche o delle situazioni complesse, spesso parlare ad alta voce può aiutare a chiarirsi le idee, analizzare le opzioni e prendere delle decisioni. Il linguaggio, dunque, svolge un ruolo di supporto al processo di ragionamento.
Un altro motivo è la regolazione delle emozioni. Infatti, parlare da soli spesso è una strategia che serve a gestire le emozioni molto intense quali: rabbia, tristezza oppure ansia. In questi casi esprimere verbalmente quello che proviamo aiuta a ridurre l’intensità delle emozioni negative e aiuta a trovare delle soluzioni razionali.
Sicuramente, ti è capitato almeno una volta, di motivarti ad alta voce di dirti “posso farcela”, questo sistema di dialogo interno è motivazionale e serve a infondersi una dose di maggior coraggio. In altri casi, potrebbe semplicemente trattarsi di un riflesso oppure di un’abitudine che si è presa nel corso del tempo, soprattutto se si passano periodi prolungati da soli.
Parlare con sè stessi: fa bene e aumenta l’autocontrollo
Secondo uno studio condotto all’Università di Toronto, in Canada, parlare da soli non solo non è negativo ma ha un impatto positivo sul proprio stato di benessere mentale. Infatti, parlare da soli aiuterebbe anche a mantenere l’autocontrollo e ridurre i comportamenti dettati dall’agire d’impulso.
Durante i test sperimentali è stato possibile vedere come i soggetti che parlavano con sé stessi a voce alto erano più controllati e riuscivano anche a portare avanti più semplicemente i compiti dati. I soggetti che invece durante il test non potevano parlare ad alta voce e quindi verbalizzare i loro pensieri e potevano avere semplicemente un dialogo interiore, avevano un minore autocontrollo e ottenevano risultati peggiori rispetto a coloro che avevano potuto verbalizzare i loro pensieri.
L’esperimento ha dimostrato che il dialogo interiore è molto diffuso, ma che verbalizzare le parole permette di mantenere maggiore autocontrollo sulle proprie azioni, inoltre, migliora il processo deduttivo e il ragionamento.
Quando parlare da soli può essere un campanello d’allarme
Come abbiamo visto nella maggior parte dei casi parlare da soli non è un comportamento strano, ma può essere sano e anche benefico. Eppure bisogna comunque fare attenzione, in quanto in alcune situazioni, quando questo parlare da soli diventa ostico o comunque troppo frequente, allora ci potrebbero essere delle implicazioni psicologiche negative.
Ad esempio, se il dialogo interno che fuoriesce vocalmente diventa “negativo” e si riferiscono a sé stessi frasi quali: “Non valgo nulla, non riesco a fare niente e così via“. Allora potrebbe andare a sottolineare un forte problema di autostima che deve essere gestito in modo più prepositivo.
Parlare da soli può diventare problematico anche quando si sviluppano delle conversazioni immaginarie dettagliate e frequenti, al punto da poter interferire con la vita quotidiana o da sostituire le relazioni interpersonali reali. In alcuni casi, potrebbe trattarsi di un sintomo di disturbi psicologici, come schizofrenia o psicosi.
Un altro problema a cui fare attenzione è quando il parlare da soli è accompagnato dall’ascolto di voci che sembrano provenire dall’esterno, potrebbe trattarsi di un sintomo di un disturbo; quindi, è meglio rivolgersi a un medico per comprenderne le cause.
In definitiva, parlare da soli in genere non è un problema, ma ci sono dei casi “negativi” nei quali potrebbe essere necessario comprendere al meglio se c’è o meno un motivo di disagio che comporta questo dialogo esterno.