La fine di una relazione, specialmente se siamo stati lasciati, è una delle esperienze più brutte che una persona possa vivere. Si tratta della perdita di una normalità, della perdita di momenti belli passati insieme, magari della propria stessa vita perché a volte siamo anche costretti a cambiare casa e amicizie.
Ed è anche un momento difficile da superare. E’ difficile perché, secondo gli studi di psicologia, ci sono cinque fasi da attraversare, e se queste non si attraversano tutte non c’è l’accettazione della perdita della relazione, cosa che può portare addirittura alla rabbia e ad azioni estreme: un esempio è lo stalking, o addirittura l’omicidio del partner.
Per chi vive la fine di una relazione, o per chi è vicino ad una persona che la sta vivendo, è importante monitorare le fasi per far sì che le cose si risolvano per il meglio.
1. La negazione
La negazione è la prima fase, quella in cui non si accetta la perdita dell’altro. Non si saprebbe gestire in altro modo la fine, e si reagisce come se questa non fosse mai avvenuta; è una fase che dovrebbe passare in pochi giorni, a cose normali.
Se questa fase non si passa, si continua a cercare la vicinanza dell’altro anche contro la sua volontà: la conseguenza peggiore è lo stalking.
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