L’anafrodisia è uno dei disturbi sessuali più comuni. Ma di che cosa si tratta? E da cosa può derivare?
In sintesi, l’anafrodisia è la perdita parziale o totale del desiderio sessuale da parte di una persona.
Si tratta di un problema comune, le cui cause possono essere dovute sia al rapporto di coppia che a fattori esterni alla coppia che, però, si ripercuotono sul rapporto.
Ma quali sono le determinanti più diffuse di questo disturbo, caratterizzato dalla perdita totale (o quasi) di interesse verso i rapporti con il partner? Come possiamo affrontarle?
Gli abusi fisici o psicologici alla base dell’anafrodisia
Le analisi più recenti dimostrano come gli abusi, fisici o psicologici, sono una delle cause più comuni della perdita di desiderio.
In questo caso, la mente lavora per collegare inconsciamente il rapporto ad una forma di violenza, e frena la persona che, però, non si accorge in modo conscio del problema. L’abuso deve essere elaborato – di norma con l’aiuto di un professionista – affinché si possa risolvere la situazione e sbloccare pertanto un fisiologico desiderio sessuale.
I problemi di convivenza
E’ una delle cause più comuni ma, soprattutto, più semplici da identificare anche per le persone coinvolte.
Quando psicologicamente siamo lontani da una persona, perché ci sono problemi nella vita di tutti i giorni, appare molto difficile conciliarci con il partner nei momenti più intimi.
In questi casi deve essere risolto il problema che sta alla base del problema di coppia.
Lo stress
Lo stress mette una persona in uno stato di costante attenzione per il mondo che la circonda, al quale non riesce ad adattarsi.
Questa difficoltà impedisce di rilassarsi, e quindi di vivere a pieno il rapporto che, a volte, non c’è proprio la voglia di intraprendere. Il nostro organismo cerca infatti di reagire a una situazione avversa con una fuga.
Il fattore culturale
Anche il fattore culturale può essere determinante per lo sviluppo di questo problema.
L’ambiente di crescita e di vita può essere così determinante sulla mente di una persona che questa diventa incapace di godere dei momenti a disposizione, e questo causa un problema non da poco.
Per evitare il problema bisogna lavorare profondamente sul proprio modo di vedere il mondo.
I problemi fisici
Non ultimi, a volte ci sono dei veri e propri problemi fisici come l’impotenza a causare l’anafrodisia.
I problemi fisici possono riguardare sia l’uomo che la donna, e devono essere valutati da medici specializzati per poter essere identificati correttamente; a volte è il dolore fisico che causa l’anafrodisia, dolore di cui necessariamente bisogna togliere la causa.
Come si tratta l’annafrodisia
Il trattamento dell’anafrodisia richiede un approccio multidisciplinare che integri interventi farmacologici, psicoterapeutici e comportamentali. La terapia inizia con un’accurata valutazione diagnostica per identificare i fattori eziologici, che possono includere squilibri ormonali, condizioni mediche sottostanti, effetti collaterali di farmaci o problematiche psicologiche. Nel caso di cause ormonali, il trattamento può prevedere la somministrazione di testosterone nelle donne post-menopausa o la modulazione dei livelli di prolattina.
Gli interventi farmacologici possono includere l’uso di bupropione, che ha mostrato efficacia nel migliorare il desiderio sessuale, o la prescrizione di flibanserina nelle donne in pre-menopausa. La psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia sessuale, si rivela fondamentale per affrontare ansia da prestazione, problemi relazionali o traumi pregressi. Il programma terapeutico spesso include tecniche di mindfulness e esercizi di sensibilizzazione corporea, insieme a modifiche dello stile di vita come la gestione dello stress, l’attività fisica regolare e il miglioramento della comunicazione con il partner. In alcuni casi, può essere necessario rivedere e modificare terapie farmacologiche concomitanti che potrebbero contribuire alla diminuzione della libido. Il follow-up regolare permette di monitorare i progressi e adattare il piano terapeutico, considerando che il recupero del desiderio sessuale richiede spesso un percorso graduale e personalizzato.