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come riconoscere un bambino indaco

Bambini indaco, chi sono e come riconoscerli

Hai mai sentito parlare dei bambini indaco? Sai chi sono e perché vengono così definiti?

In realtà, quella dei bambini indaco è una teoria psico-scientifica legata alla subcultura americana new-age che attribuisce a questa categoria di bambini, particolari poteri legati al loro modo di affacciarsi alla vita.

Ma allora non c’è niente di provato? Oppure no?

In realtà, le cose sono un po’ più complesse di quel che sembra. Proviamo a spiegare perché sono definiti così, come riconoscerli, cosa sono i bambini indaco e cristallo e che test usare per individuarli.

Chi sono i bambini indaco

Come in parte abbiamo già avuto modo di condividere, i bambini indaco sarebbero una generazione di bambini dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali.

Chiamati anche come bambini indaco o indigo children, la loro popolarità è stata ipotizzata dalla parapsicologa Nancy Ann Tappe. È poi cresciuta notevolmente nel 1999, con la pubblicazione del volume The Indigo Children, di Lee Carroll e Jan Tober, che ha contribuito a dare il via a un vero e proprio movimento.

Perché i bambini indaco vengono chiamati così

L’indaco è un colore a metà fra il violetto e il blu: ebbene, è questo il colore che rappresenterebbe la scia luminosa ed invisibile che i bambini indaco portano con sé.

Definiti anche figli delle stelle, questi bambini sono destinanti ad essere riconosciuti sin da piccoli, per le loro particolari attitudini verso la scienza, l’umanesimo, la filosofia, l’arte. Insomma, sarebbero bambini con spiccate caratteristiche interiori tali da poter cambiare il mondo. Il vero problema sta nel riconoscerli.

Come riconoscere i bambini indaco

I bambini indaco sono bambini che difficilmente si adattano e si conformano alle regole imposte della società e quindi spesso vengono confusi ed etichettati come bambini con deficit dell’apprendimento o dell’iperattività.  Invece, molti di loro potrebbero semplicemente essere bambini indaco, con un’intelligenza e sensibilità così particolarmente sviluppata, da non riuscire ad uniformarsi agli altri.

Stando alle teorie condivise dagli anni 70 dello scorso secolo, le principali caratteristiche dei bambini indaco sarebbero riscontrabili nei seguenti tratti:

  • sguardo profondo che sembra essere penetrante;
  • evidente disagio in certi contesti sociali dove tutti sembrano uniformati;
  • difficoltà a rispettare le regole imposte e forte rifiuto verso le punizioni;
  • di solito sono gli stessi bambini a dirsi diversi dagli altri membri della famiglia;
  • creatività e iper sensibilità;
  • iper attività e tendenza alla noia;
  • intolleranza a certi alimenti, specialmente la carne;
  • grandi capacità intellettive e sensoriali.

Bambini indaco e bambini di cristallo

Spesso è capitato che i bambini indaco venissero definiti anche come bambini di cristallo. Ebbene, è un piccolo – ma importante – errore terminologico.

Di fatti, ricordiamo che di bambini indaco si è iniziato a parlare dagli anni 60/70 dello scorso secolo. Da quelle generazioni sono nate delle altre che vengono invece definiti bambini di cristallo o arcobaleno, che sono dunque i figli dei bambini indaco.

Non è questa però l’unica differenza sussistente tra i bambini indaco e quelli arcobaleno, o cristallo. In particolar modo, questi ultimi vengono definiti più tranquilli e riflessivi rispetto alla generazione precedente, i cui appartenenti si dimostrano invece molto più spesso irrequieti e poco inclini a sopportare le regole.

Test per adulti: come riconoscerli da grandi

Molto spesso i sostenitori di questa teoria sottolineano il fatto che alcuni tratti tipici dei bambini indaco diventano più evidenti solamente quando si è adulti. Di qui, il crescente invito a sottoporsi a specifici test per adulti per rilevare o meno la presenza di un bambino indaco e delle sue caratteristiche in sé.

Questi test – che non hanno alcuna valenza scientifica – sono disponibili in buon numero anche online e di norma sono rappresentati da una lista di domande e risposte da valorizzare, o giochi e test psicologici.

Le critiche alla teoria dei bambini indaco: esistono davvero?

Con le caratteristiche di cui sopra, è facile capire per quale motivo la teoria dei bambini indaco si sia esposta a feroci critiche da parte della comunità scientifica, che non la riconosce né la tiene in alcuna considerazione per l’assenza di prove empiriche a sostegno.

Alcuni autori sostengono inoltre che le caratteristiche dei bambini indaco siano descritte in modo così vago che chiunque potrebbe trovarne una concreta applicazione.

Altra critica, molto specifica, è quella che verte sulla connessione tra la teoria dei bambini indaco e la polemica sui disturbi dello spettro autistico e sul trattamento farmacologico di tali disturbi negli Stati Uniti e in altri Paesi, a base di Ritalin, uno dei farmaci prescritti dalle autorità mediche locali ai bambini a cui è stato diagnosticato l’ADHD.

Per alcuni autori, infatti, la nascita del fenomeno dei bambini indaco avrebbe spinto molti genitori a rifiutare l’idea che i propri figli possano soffrire effettivamente di una patologia mentale, preferendo invece illudersi che siano speciali, prescelti e chiamati per un grande compito. Il rischio è dunque quello di contribuire, con questa adesione alla teoria dei bambini indaco, a ritardare o rimandare la diagnosi e il trattamento dei disturbi dello spettro autistico.

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

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