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Bere molti caffè aumenta il rischio di demenza

È un’abitudine gradita a milioni di italiani ma… siamo sicuri che per il nostro cervello sia così salutare? Ci riferiamo naturalmente a un buon caffè mattutino, che secondo quanto rivela una nuova ricerca della University of South Australia non è proprio un toccasana per la salute della nostra mente.

In quello che è il più grande studio del suo genere, i ricercatori hanno scoperto che un elevato consumo di caffè è associato a volumi cerebrali totali più piccoli e a un maggiore rischio di demenza.

Condotto presso il Centro australiano per la salute dell’UniSA alla SAHMRI e un team di ricercatori internazionali, lo studio ha valutato gli effetti del caffè sul cervello tra 17.702 partecipanti alla Biobanca del Regno Unito, scoprendo che coloro che hanno bevuto più di sei tazze di caffè al giorno avevano un rischio aumentato del 53 per cento di demenza.

Il principale ricercatore dell’UniSA, Kitty Pham, dice che la ricerca offre spunti importanti per la salute pubblica. “Il caffè è tra le bevande più popolari al mondo. Eppure, con un consumo globale di più di nove miliardi di chilogrammi all’anno, è fondamentale capire tutte le potenziali implicazioni per la salute“, afferma Pham. “Questa è l’indagine più estesa sulle connessioni tra caffè, misurazioni del volume del cervello, rischi di demenza e rischi di ictus – è anche il più grande studio che considera i dati di imaging volumetrico del cervello e una vasta gamma di fattori di confondimento”.

Tenendo conto di tutte le possibili permutazioni, abbiamo costantemente trovato che il consumo di caffè più elevato è stato significativamente associato a una riduzione del volume del cervello – in sostanza, bere più di sei tazze di caffè al giorno può mettere a rischio di malattie del cervello come la demenza e l’ictus” – ha poi proseguito.

Rileviamo come la demenza sia una condizione degenerativa del cervello che colpisce la memoria, il pensiero, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Circa 50 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di sindrome di demenza in tutto il mondo. In Australia, la demenza è la seconda causa di morte, con circa 250 persone diagnosticate ogni giorno.

L’ictus è invece una condizione in cui l’afflusso di sangue al cervello è interrotto, con conseguente carenza di ossigeno, danni al cervello e perdita di funzionalità. A livello globale, un adulto su quattro di età superiore ai 25 anni avrà un ictus nel corso della sua vita.

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

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