Quando si tratta di salute mentale, il supporto sociale è molto importante. Secondo un recente studio, livelli più alti di supporto sociale sono associati a una maggiore autostima. Al contrario, la mancanza di supporto sociale è correlata con maggiori sintomi di depressione, ansia e comportamenti rischiosi.
Le conseguenze della pandemia
Durante la pandemia da covid-19, è venuto meno l’accesso al supporto sociale per molti. Anche in fase di ripresa sono stati diversi i fattori di stress, come lo stravolgimento della vita professionale e personale.
L’isolamento può aggravare l’ansia sociale: più siamo lontani dagli altri, più perdiamo l’abitudine. Le nostre abilità sociali peggiorano e siamo più a disagio nel metterci in gioco e accettare gli inviti.
Questo ha un impatto negativo sulla nostra salute mentale e dobbiamo adottare delle misure per rimetterci in sesto e apprendere le abilità per fronteggiare l’ansia sociale aggravata dalla pandemia.
12 modi per coltivare il supporto sociale
In uno dei suoi libri la psicoterapeuta Joyce Marter illustra un esercizio di auto-aiuto chiamato la Support Wheel. La ruota del supporto consente di individuare i nostri punti di forza e debolezza nel coltivare il supporto. Ecco 12 modi per farlo:
- Seminare nuove relazioni: partecipare ad attività sociali, eventi della comunità, networking professionale o eventi di sensibilizzazione.
- Coltivare le relazioni esistenti: rimanere in contatto con le persone importanti nella nostra vita, fare piani per trascorrere del tempo insieme.
- Dare un taglio alle relazioni tossiche: tutti passiamo attraverso relazioni negative, che portano drammi o conflitti non necessari nella nostra vita e innescano insicurezze, risentimento e frustrazione. Si dice che “le relazioni sono come i pulsanti dell’ascensore: o ti tirano su o ti portano giù”. È importante liberarsi dalle relazioni tossiche e fare spazio a quelle positive.
- Chiedere aiuto: superare la vergogna o la paura della richiesta di assistenza, chiedere esplicitamente un supporto emotivo, logistico, familiare o di qualunque tipo a chi è in grado di fornirlo.
- Cercare consigli: chiedere consigli e suggerimenti a persone più esperte o informate in un determinato settore.
- Cercare cure amorevoli: chiedere supporto per la salute mentale e fisica, chiedere amore e affetto, in poche parole supporto emotivo.
- Equilibrio tra dare e avere: trovare un compromesso tra essere supportati e offrire supporto agli altri, facendo attenzione alle relazioni che esauriscono la nostra energia personale.
- Mentoring: chiedere e accettare supporto da qualcuno che si stima e poi ridare quel supporto ad altri.
- Coltivare relazioni reciproche: trovare un sano equilibrio tra dipendenza e indipendenza nelle relazioni, sperimentare la reciprocità, soprattutto nelle amicizie e nelle relazioni tra pari.
- Avere confini permeabili: non avere confini troppo rigidi o troppo larghi, in modo da favorire l’intimità e la connessione.
- Ricevere apertamente: essere aperti al supporto senza vergogna, orgoglio o sensi di colpa.
- Cercare supporto finanziario: chiedere aiuto a un consulente finanziario, chiedere borse di studio, sovvenzioni e programmi di assistenza finanziaria.
Il libro di Marter suggerisce di trovare almeno tre aree su cui potersi migliorare e dedicare loro un po’ di energia. Successivamente, sviluppare un piano d’azione con obiettivi SMART (specifici, misurabili, attuabili, realistici e tempestivi) per potenziare queste aree.
Infine, è possibile condividere questi obiettivi con un partner o un terapeuta e fissare una data di follow-up per capire come vanno i progressi. Coltivare il supporto di cui abbiamo bisogno è un’attività di cui non ci pentiremo.