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Come riconoscere ed evitare gli attacchi di panico negli adulti e nei bambini

Gli attacchi di panico sono una realtà sempre più concreta, in quanto sono sempre di più le persone che ne soffrono.

Questo disagio infatti, non colpisce solamente gli adulti ma si abbatte anche sui più piccoli, che spesso non sanno spiegare cosa sta accadendo e non riescono a comprendere il difficile meccanismo che attanaglia la loro mente.

Ma cosa si intende per attacchi di panico, ed è possibile prevenirli?

Scopriamolo insieme.

Gli attacchi di panico e le loro caratteristiche

Come abbiamo accennato, gli attacchi di panico si stanno diffondendo sempre di più anche in seguito alle restrizioni sociali che abbiamo dovuto subire negli ultimi tempi, dove lockdown e isolamento sono diventati comuni nella nostra quotidianità.

L’attacco di panico può essere descritto come un momento di terrore puro che scaturisce improvvisamente, e che può arrivare a durare per diversi minuti.

Le conseguenze di questa crisi psicologica arrivano a manifestarsi anche a livello fisico, presentandosi con sintomi quali tachicardia, tremore, vertigine, vampate di calore, sudorazione, brividi, nausea, vomito, intorpidimento e respiro affannoso.

Successivamente compaiono altri sintomi come la paura di morire ed un senso di estraniamento che fa percepire la realtà come una sorta di mondo fittizio.

Come si diagnostica un attacco di panico?

Per far sì che un attacco di panico venga definito come tale, devono presentarsi almeno quattro dei sintomi elencati sopra.

Diagnosticare un attacco di panico non è sempre facile ed immediato, poiché ognuno di noi ha un modo diverso di reagire alle cose, e ciò è ancora più variegato per quanto riguarda l’attacco di panico che colpisce l’adulto e quello che si abbatte sul bambino.

Nei bambini infatti, questa diagnosi può essere ancora più difficile, poiché possono insorgere dei disturbi analoghi che però non hanno nulla a che vedere con l’attacco di panico, come ad esempio il sonnambulismo, gli incubi, l’ apnea del sonno o il terrore notturno.

È possibile curare gli attacchi di panico?

Per poter curare gli attacchi di panico è utile risalire alla causa che li ha scatenati,  anche se ovviamente essi sembrano nascere dal nulla e non essere collegati a cause apparenti.

Ovviamente bisogna prendere in considerazione il momento della vita che si sta attraversando, come ad esempio dei disturbi che si verificano in ambito lavorativo e scolastico oppure fonti di stress dovuti a situazioni particolari come lutti, separazioni o eventi che hanno un grande risvolto sul punto di vista psicologico.

È possibile accedere a dei servizi dedicati che hanno come fine quello di intervenire attraverso le cure farmacologiche o farmaci ansiolitici, che però riescono a curare i sintomi e non le cause, in quanto per questo è necessario un approccio psicoterapeutico.

Gli attacchi di panico fanno ormai parte della vita quotidiana e purtroppo possono verificarsi un momento all’altro.

La chiave per affrontarli consiste nel cercare di razionalizzare, facendo leva sul fatto che è una fase che avrà sicuramente una fine.

È importante poi non vergognarsi di soffrire di questi problemi, poiché avere attacchi di panico non è sinonimo di una personalità fragile.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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