A chi non è mai capitato di prendersi una “cotta” per qualcuno? Almeno una volta nella vita vi sarà capitato. Ma cos’è la cotta? E che differenza c’è con l’innamoramento?
Cosa vuol dire “prendersi una cotta”
Prendersi una cotta significa “invaghirsi” di qualcuno, ovvero una forma di attrazione nei confronti di un ragazzo o di una ragazza, che possiede determinate caratteristiche che altri non hanno.
La cotta rappresenta un momento importante per la vita di un adolescente che si affaccia all’amore e che, se corrisposto sviluppa una sorta di potere seduttivo che ci fa sentire al centro delle attenzioni della persona che ci piace. Insomma la cotta ci rende irresistibili, ma senza un grosso impegno emotivo.
Però la cotta non è innamoramento!
Vero amore o cotta? Ecco le differenze
Innamorarsi è tutt’altra cosa; è un’esperienza che richiede sicuramente più tempo prima di farci capire se l’altra persona può diventare importante per noi.
L’innamoramento ci pone davanti ad un imprevisto, ovvero prescinde dalla nostra volontà. Ci si innamora e basta!
Il vero amore, penetra nell’anima e va in fondo, fino a farci perdere completamente. Non ci si innamora dell’aspetto fisico, degli occhi azzurri o di un bel sorriso, ma si va oltre. Ci si innamora di un qualcosa di indefinito, di un’attrazione che non riusciamo a spiegare, di aspetti particolari di una persona che non avremmo mai visto prima.
La cotta è invece più leggera e si consuma prima. Non va in profondità, ma è comunque necessaria per la nostra vita sentimentale. Prendersi una cotta, ci aiuta a crescere, a fare esperienze magari anche sbagliate, ma che ci servono per il futuro.
In realtà la cotta è il primo passo verso l’educazione sentimentale ed è fondamentale per capire quando arriva il vero grande amore.
Ed anche se l’amore spesso fa soffrire, vale sempre la pena viverlo fino in fondo!