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come capire se abbiamo preso una cotta o ci stiamo innamorando

Cotta o innamoramento? Come fare a capire se è vero amore

A chi non è mai capitato di prendersi una “cotta” per qualcuno? Almeno una volta nella vita vi sarà capitato. Ma cos’è la cotta? E che differenza c’è con l’innamoramento?

Cosa vuol dire “prendersi una cotta”

Prendersi una cotta significa “invaghirsi” di qualcuno, ovvero una forma di attrazione nei confronti di un ragazzo o di una ragazza, che possiede determinate caratteristiche che altri non hanno.

La cotta rappresenta un momento importante per la vita di un adolescente che si affaccia all’amore e che, se corrisposto sviluppa una sorta di potere seduttivo che ci fa sentire al centro delle attenzioni della persona che ci piace. Insomma la cotta ci rende irresistibili, ma senza un grosso impegno emotivo.

Però la cotta non è innamoramento!

Significato di cotta e risvolti psicologici

Ecco un’analisi approfondita della “cotta” da una prospettiva psicologica:

La cotta rappresenta un’intensa attrazione emotiva temporanea, caratterizzata da un forte coinvolgimento psicologico verso una persona, spesso idealizzata. Questo fenomeno, particolarmente comune durante l’adolescenza ma presente anche in età adulta, coinvolge meccanismi psicologici e neurobiologici complessi.

Dal punto di vista neuroscientifico, durante una cotta il cervello rilascia un cocktail di neurotrasmettitori, tra cui dopamina, noradrenalina e serotonina, che generano sensazioni di euforia, eccitazione e benessere. Questo stato alterato della biochimica cerebrale può influenzare significativamente il comportamento e il pensiero della persona coinvolta.

Psicologicamente, la cotta si manifesta attraverso caratteristici pattern emotivi e comportamentali: pensieri ossessivi sulla persona oggetto dell’attrazione, idealizzazione delle sue qualità, sensazioni fisiche intense come battito accelerato o “farfalle nello stomaco” in sua presenza, e un forte desiderio di contatto e connessione. È comune sperimentare anche una certa dose di ansia e insicurezza, legate al timore del rifiuto o alla paura di non essere ricambiati.

Un aspetto interessante della cotta è il suo ruolo nel processo di sviluppo emotivo. Durante l’adolescenza, le cotte servono come “palestra emotiva” dove sperimentare e imparare a gestire sentimenti intensi, contribuendo alla formazione dell’identità e alla comprensione delle dinamiche relazionali. Negli adulti, invece, possono rappresentare momenti di rinnovamento emotivo o segnali di insoddisfazione nelle relazioni esistenti.

La cotta si distingue dall’amore maturo per la sua natura spesso superficiale e temporanea. Mentre l’amore si sviluppa gradualmente attraverso la conoscenza reciproca e l’accettazione dei difetti dell’altro, la cotta tende a basarsi su proiezioni e fantasie, ignorando gli aspetti meno piacevoli della persona desiderata. Questa idealizzazione può rendere particolarmente dolorosa la fase di “disillusione”, quando la realtà non corrisponde alle aspettative create.

Dal punto di vista evolutivo, le cotte potrebbero aver avuto un ruolo importante nel favorire il legame di coppia, motivando gli individui a superare le naturali barriere sociali e ad avvicinarsi potenziali partner. La forte carica emotiva associata può infatti fornire la spinta necessaria per superare timidezze e insicurezze.

È importante notare come le cotte possano avere intensità e durate diverse: alcune si esauriscono in pochi giorni, altre possono persistere per mesi. La loro intensità non è necessariamente correlata alla profondità del sentimento, ma piuttosto alla proiezione dei propri desideri e bisogni emotivi sull’altra persona.

Il superamento di una cotta non corrisposta può essere un processo emotivamente impegnativo, ma rappresenta un’importante opportunità di crescita personale. Attraverso questa esperienza, si può imparare a gestire meglio le proprie emozioni, a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri pattern attrattivi e a distinguere tra attrazione superficiale e connessione autentica.

Infine, è fondamentale riconoscere che provare una cotta è un’esperienza umana normale e salutare, che arricchisce il nostro bagaglio emotivo e ci aiuta a comprendere meglio noi stessi e i nostri desideri nelle relazioni interpersonali. La chiave sta nel viverla con consapevolezza, riconoscendone la natura transitoria e utilizzandola come opportunità di crescita personale.

Come rendersi conto di avere una cotta?

Il riconoscimento di una cotta è un processo che coinvolge diversi aspetti della nostra esperienza emotiva e fisica. Questo stato emotivo particolare si manifesta attraverso una serie di segnali caratteristici che interessano sia la sfera psicologica che quella fisica.

Sul piano emotivo, una cotta si rivela attraverso pensieri ricorrenti e quasi ossessivi verso la persona oggetto del nostro interesse. Ci si sorprende a sorridere spontaneamente al solo pensiero di questa persona, mentre il cuore accelera quando la si incontra o si riceve un suo messaggio. È tipico sperimentare rapidi cambiamenti d’umore legati alle interazioni con questa persona: un suo sorriso può illuminare un’intera giornata, mentre una sua mancata risposta può generare ansia o tristezza.

Le manifestazioni fisiche sono altrettanto rivelatrici. Il corpo reagisce in modi inequivocabili: il battito cardiaco accelera in presenza della persona, si avverte la caratteristica sensazione di “farfalle nello stomaco”, il viso si arrossa durante le conversazioni, la voce può tremare leggermente. Molte persone sperimentano anche alterazioni dell’appetito o del sonno, sintomi che rivelano quanto profondamente una cotta possa influenzare il nostro stato fisico.

Il comportamento quotidiano subisce sottili ma significative modifiche. Ci si ritrova a controllare frequentemente il telefono nella speranza di ricevere un messaggio, si cercano pretesti per frequentare luoghi dove potrebbe esserci la possibilità di un incontro casuale. L’attenzione verso il proprio aspetto fisico aumenta, e si sviluppa un’incredibile capacità di ricordare ogni dettaglio delle conversazioni avute. Si manifesta anche un improvviso interesse verso le passioni e gli hobby della persona che ci attrae.

La sfera cognitiva viene particolarmente coinvolta: la mente inizia a tessere fantasie su possibili scenari futuri insieme, si sviluppa una particolare sensibilità nell’interpretare ogni minimo gesto o parola della persona interessata. È comune ritrovarsi a parlare frequentemente di questa persona con amici e familiari, spesso idealizzandone le qualità e minimizzandone i difetti.

Riconoscere questi segnali è importante per gestire la situazione in modo sano ed equilibrato. È fondamentale accettare che questi sentimenti sono del tutto normali e naturali, pur mantenendo una prospettiva realistica sulla situazione. La consapevolezza di avere una cotta non deve necessariamente tradursi in azioni concrete: talvolta questi sentimenti possono essere semplicemente vissuti come un’esperienza di crescita personale.

È importante ricordare che l’intensità e la manifestazione di questi segnali variano da persona a persona, e non è necessario sperimentarli tutti per confermare la presenza di una cotta. Questi sentimenti possono svilupparsi gradualmente o manifestarsi improvvisamente, e la loro durata può variare considerevolmente. L’aspetto più importante è riuscire a riconoscerli e gestirli in modo equilibrato, senza lasciarsi sopraffare ma anche senza negarli o reprimerli, utilizzando questa esperienza come un’opportunità di maggiore comprensione di sé e dei propri desideri nelle relazioni interpersonali.

Vero amore o cotta? Ecco le differenze

Innamorarsi è tutt’altra cosa; è un’esperienza che richiede sicuramente più tempo prima di farci capire se l’altra persona può diventare importante per noi.

L’innamoramento ci pone davanti ad un imprevisto, ovvero prescinde dalla nostra volontà. Ci si innamora e basta!

Il vero amore, penetra nell’anima e va in fondo, fino a farci perdere completamente. Non ci si innamora dell’aspetto fisico, degli occhi azzurri o di un bel sorriso, ma si va oltre. Ci si innamora di un qualcosa di indefinito, di un’attrazione che non riusciamo a spiegare, di aspetti particolari di una persona che non avremmo mai visto prima.

La cotta è invece più leggera e si consuma prima. Non va in profondità, ma è comunque necessaria per la nostra vita sentimentale. Prendersi una cotta, ci aiuta a crescere, a fare esperienze magari anche sbagliate, ma che ci servono per il futuro.

In realtà la cotta è il primo passo verso l’educazione sentimentale ed è fondamentale per capire quando arriva il vero grande amore.

Ed anche se l’amore spesso fa soffrire, vale sempre la pena viverlo fino in fondo!

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

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