Esiste un legame tra la musica e la malattia mentale?
Gli individui creativi hanno un rischio fortemente più elevato di sviluppare schizofrenia, disturbo bipolare e depressione? Pare proprio di sì! Lo ha documentato un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia medica e Biostatistica presso il Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia e dell’Istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze del Kings College di Londra. I ricercatori, guidati dal professor James H. MacCabe, hanno confermato il legame esistente tra l’estro artistico e i disturbi mentali.
Un rapporto, quello tra la creatività e i disturbi psicologici, che ha da sempre interessato l’arte e gli artisti. Uno degli album più famosi dei Pink Floyd, The Dark Side of the Moon, parla, ad esempio, dei vari aspetti della follia del fondatore del gruppo, Syd Barret.
Ogni metamorfosi di David Bowie, rappresenta un grandissimo nonché continuo tentativo da parte dell’artista di tenere insieme i pezzi della sua personalità costantemente in bilico. Sicuramente, non può essere dimenticato il fatto che molti dei suoi familiari soffrissero di schizofrenia. Il compianto Kurt Cobain soffrì da giovanissimo di disturbo da iperattività con deficit dell’attenzione.
La depressione e il disturbo borderline di personalità furono solo conseguenze dell’uso smodato di droghe? Non è possibile, infine, non citare un gigante della musica come Robert Schumann, il quale soffriva di violente crisi depressive: il compositore tentò più volte il suicidio e scrisse, come egli stesso ha raccontato, le famose “Variazioni Geister” sotto diretta dettatura delle voci dei fantasmi che affollavano la sua mente.