Il bruciore intimo rappresenta un’evenienza molto diffusa tra le donne e può colpire a ogni età. Fastidio che può riguardare i genitali esterni come quelli interni, può essere associato ad altri sintomi. In questo elenco, è possibile includere una sensazione di malessere generale, così come il fastidio causato da secrezioni maleodoranti.
Molto spesso, le donne lamentano questi sintomi dopo aver avuto rapporti. Il fastidio intimo dopo il rapporto può essere legato, tra le altre cose, alla cistite post coitale.
Questa condizione si manifesta con sintomi quali un bruciore durante la minzione, uno stimolo continuo di urinare e un dolore all’altezza dell’addome. Dato che, oltre a essere fastidiosa, tale condizione può portare a patologie gravi, è importante intervenire drasticamente con delle cure appropriate (in tal senso suggeriamo di visionare i possibili rimedi alla cistite post coitale su Dimann.com, sito tra i più autorevoli sul tema) e adottare misure preventive per ridurre il rischio di svilupparla.
Esistono anche altre cause che possono portare a provare sensazioni fastidiose dopo i rapporti sessuali. Tra queste, rientra la lubrificazione vaginale insufficiente. Si pensa spesso, sbagliando, che questa evenienza riguardi solo le donne in menopausa.
Certo, si tratta della causa più comune, ma non dell’unica da considerare. Essenziale, infatti, è ricordare che possono aver a che fare con questo sintomo anche le donne che praticano attività fisica intensa, così come quelle che, invece, seguono una dieta poco equilibrata
Un altro fattore causale da considerare sono le terapie che si seguono per debellare eventuali tumori ginecologici.
Come non ricordare, inoltre, l’influenza dello stress, che può impattare sull’asse ipotalamo-ipofisi e, di riflesso, pure sulla lubrificazione vaginale?
Sia in menopausa, sia quando si è ancora nel periodo fertile della propria vita, è sempre opportuno, se il fastidio persiste, contattare il proprio ginecologo di fiducia.
Il ruolo delle infezioni
Il ruolo delle infezioni merita una particolare attenzione quando si parla delle cause di una criticità così diffusa tra le donne come il bruciore intimo post rapporto. Tra le evenienze da prendere in considerazione è possibile includere la candidosi, infezione fungina causata dal fungo Candida albicans.
In questo caso, oltre al dolore sia prima, sia dopo il rapporto, è possibile notare anche delle perdite di colore bianco, di consistenza molto simile a quella della ricotta. Da queste ultime, deriva il nome candida.
Il fungo può essere debellato con una terapia farmacologica. Attenzione: quest’ultima va somministrata anche al partner, così da prevenire la fastidiosa conseguenza dell’effetto ping pong.
Anche la vaginosi può provocare bruciore intimo dopo i rapporti. In questo caso, le donne sanno quasi sempre che c’è qualcosa che non va in quanto, tra gli altri sintomi, compare anche un cattivo odore alle parti intime.
Può rivelarsi decisivo, per risolvere il problema, lavorare sull’equilibrio della flora intestinale – spesso, infatti, la vaginosi batterica è frutto di una disbiosi – e sulla dieta, riducendo l’apporto di carboidrati.
La gravidanza
Degno di nota è il focus sulla gravidanza. Premettendo il fatto che, durante la dolce attesa, salvo diverse indicazioni da parte del curante i rapporti non sono controindicati – anzi, sono consigliati come collante per la coppia e, alla fine della gravidanza, per indurre il travaglio – ricordiamo che è normale per la mamma provare fastidio a livello intimo.
Tutto il corpo cambia, compresa la mucosa vaginale. In questi frangenti, qualora il bruciore intimo dopo il rapporto dovesse persistere e rivelarsi fastidioso da gestire, è importante contattare il proprio ginecologo, in modo da valutare assieme a lui la compatibilità del detergente intimo che si utilizza, così come la qualità dei tessuti della biancheria.
In gravidanza – e non solo – è consigliabile orientarsi verso capi di biancheria intima realizzati con fibre naturali.