La montagnaterapia è un approccio terapeutico che utilizza l’ambiente montano per promuovere il benessere fisico, psicologico e sociale di persone che soffrono di diverse problematiche, e in particolare quelle caratterizzate da isolamento sociale.
L’approccio si basa infatti su attività di gruppo e individuali in natura, con l’obiettivo di:
- migliorare lo stile di vita: l’attività fisica in montagna favorisce il benessere generale e la salute fisica;
- promuovere le relazioni sociali: lo svolgimento delle attività in una condizione di gruppo facilita la comunicazione, la collaborazione e la solidarietà;
- aumentare l’autostima e la consapevolezza di sé: superare le sfide in un ambiente naturale aiuta a rafforzare la propria immagine di sé;
- gestire lo stress e l’ansia: l’immersione nella natura ha un effetto calmante e rigenerante.
Quali sono i benefici della montagnaterapia
Le righe con cui abbiamo aperto il nostro approfondimento dovrebbero essere più che sufficienti per intuire quali siano i numerosi benefici che la montagnaterapia può apportare alle persone. Proviamo comunque a sintetizzarne i principali:
- miglioramento dell’umore e della qualità della vita
- riduzione dei sintomi di depressione e ansia
- aumento dell’autostima e della fiducia in sé stessi
- miglioramento delle capacità cognitive e di problem solving
- sviluppo di abilità sociali e di comunicazione
- maggiore consapevolezza del corpo e delle proprie emozioni
- apprezzamento per la natura e l’ambiente
Come si svolge la montagnaterapia?
Le attività di montagnaterapia sono generalmente condotte da un team di professionisti qualificati che comprende psicologi, educatori, infermieri e guide alpine. Di norma, il team struttura una serie di attività personalizzate, che dipendono dal tipo di risultato che si intende ottenere attraverso tale approccio.
Di norma le attività possono includere:
- camminate in montagna
- escursioni
- trekking
- arrampicata
- orientamento
- laboratori di gruppo
- attività creative
E’ sicuramente utile qui ricordare che le attività della montagnaterapia vengono adattate alle capacità e alle esigenze individuali dei partecipanti, con l’obiettivo di creare un ambiente sicuro e positivo.
Chi può ricorrere alla montagnaterapia
La montagnaterapia è rivolta a persone con diverse problematiche. A titolo di esempio, possono trovare beneficio i pazienti che soffrono di:
- disturbi psichiatrici: depressione, ansia, disturbi bipolari, schizofrenia;
- dipendenze: da sostanze stupefacenti, alcol, gioco d’azzardo;
- traumi: violenze, incidenti, lutti;
- disturbi del comportamento alimentare;
- problemi di autostima e relazionali.
Naturalmente, questo non sta certamente a significare che anche persone che non sono affette da questi disturbi, ma vogliono provare i benefici succitati, non possano avvicinarsi con fiducia alla montagnaterapia. A proposito, come fare?
Come iniziare con la Montagnaterapia?
Se sei interessato alla montagnaterapia, puoi contattare il tuo medico di famiglia o uno psicologo per avere maggiori informazioni. Esistono diversi centri e associazioni che organizzano attività di montagnaterapia in tutta Italia. Per esempio, puoi visitare il sito web della Società Italiana Medicina di Montagna o quello del Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Montagnaterapia, che potranno darti tutte le informazioni utili per avviare un percorso di questo tipo.
La montagnaterapia ha infatti prevalentemente di trekking con vari livelli di impegno a seconda anche delle possibilità fisiche del soggetto che partecipa a questa terapia di gruppo, ma vi possono essere anche altre attività praticate in un luogo artificiale che riproduce la montagna per fare ad esempio un’arrampicata.
I gruppi organizzati per questo tipo di pratica sono di solito piccoli, vanno dalle 3 alle 10 persone al massimo e vengono gestiti da persone che hanno competenze cliniche, ma anche conoscenze culturali e di attività tecnica delle discipline caratteristiche della montagna, come abbiamo indicato sopra. Fondamentale è la preparazione degli operatori che seguono i gruppi per poter raggiungere gli obiettivi prefissati da questa pratica.
Ciò non toglie che vi siano presenti anche volontari della CAI, per questo se siete interessati potete rivolgervi direttamente a loro per un colloquio.