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Le 5 scoperte sorprendenti della neuroscienza sullo zucchero

Lo zucchero è un nutriente dolce, fonte di carboidrati, grassi e proteine, ma anche una sostanza con il potere di alterare la mente. Ha iniziato a diffondersi nella civiltà occidentale nel XVIII secolo e nel XXI secolo ha ultimato la sua conquista dell’occidente, comparendo come additivo in due terzi o tre quarti di tutti i cibi e le bevande.

5 motivi per cui lo zucchero influenza la nostra mente

L’attenzione dei media sullo zucchero si è concentrata perlopiù sui potenziali danni e sui modi per ridurne l’assunzione. La ricerca neuroscientifica invece ha rivelato come e perché questa sostanza eserciti tutto questo potere sulle nostre vite. Ne sono emersi cinque risultati interessanti.

1.     Il debole per lo zucchero si acquisisce

In uno studio del 2023 pubblicato su Cell Metabolism, alcuni ricercatori hanno condotto uno studio clinico su adulti normopeso incaricati di consumare uno snack giornaliero ad alto contenuto di zuccheri o grassi, o uno spuntino a basso contenuto di zuccheri e grassi.

In 8 settimane è stato osservato un marcato aumento della risposta dopaminergica del gruppo ad alto contenuto di zuccheri o grassi e una diminuzione nell’altro caso. La passione per il dolce quindi si acquisisce nel tempo. In poche settimane il cervello dei partecipanti ha finito per trovare più piacevoli gli alimenti dolci rispetto alle alternative.

2.     La tolleranza allo zucchero aumenta

A volte capita di mangiare qualcosa di così dolce da stare male. Ma più zucchero mangiamo, più diventiamo tolleranti ad esso. Le papille gustative infatti sono dinamiche, e diventano più o meno sensibili a seconda di quanto siamo esposti a un determinato gusto.

3.     Amiamo lo zucchero anche senza sentirne il gusto

La natura ci ha fornito ben due sistemi per rilevare la presenza di zucchero. Il primo sono le papille gustative, che rilevano i sapori direttamente all’interno della bocca. Ma il secondo sistema è più inconsapevole.

Abbiamo infatti un collegamento tra il sistema digestivo e i circuiti di ricompensa all’interno del nostro cervello. Questa ricompensa è fortemente stimolata dallo zucchero, più che dai dolcificanti artificiali.

4.     Lo zucchero calma la mente

Tra i cosiddetti “cibi di conforto”, lo zucchero ricopre un ruolo importante. Infatti, è presente in quantità significativa nella maggior parte dei cibi che riescono a placare le nostre emozioni. Anche una sola fetta di pizza (uno degli alimenti più consumati e apprezzati al mondo) contiene da cinque a sei grammi di zucchero aggiunto.

I cibi zuccherati ci calmano in due modi: attraverso l’attivazione dopaminergica della ricompensa cerebrale, e attraverso l’alterazione della funzione metabolica e neuro-ormonale, ad esempio abbassando i livelli di cortisolo e regolando gli ormoni della felicità come la serotonina.

5.     Lo zucchero delizia i sensi ma smorza le funzioni cerebrali

Il danno più preoccupante associato allo zucchero non è, come si crede, legato al suo contributo all’obesità e al diabete, quanto al suo effetto sulle funzioni cerebrali su cui sembra interferire in due modi. In primo luogo, può influire negativamente sulla memoria e sull’apprendimento (regolati dall’area dell’ippocampo).

In più può anche provocare cambiamenti nel microbioma intestinale andando nuovamente a compromettere l’ippocampo. Infatti, ha sempre più consenso scientifico la potenziale relazione causale tra diete ad alto contenuto di zucchero e demenza.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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