Lo sapevi che troppa bellezza è disturbante?
Cos’è la sindrome di Stendhal?
In buona sostanza, la patologia è una affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in particolari soggetti predisposti, quando messi al cospetto di opere d’arte di straordinaria bellezza.
La storia ci racconta che il nome fu attribuito dallo scrittore francese Stendhal (pseudonimo di Marie-Henri Beyle), che ne fu colpito durante il suo Grand Tour effettuato nel 1817.
Fu lui stesso a darne una prima descrizione in un suo libro: «Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere».
Il disturbo venne individuato per la prima volta nel 1977 dalla psichiatra Graziella Magherini, che descrisse alcuni casi di turisti in visita a Firenze colpiti da episodi di sofferenza psichica ad insorgenza improvvisa e di breve durata.
I soggetti, perlopiù maschi, di età compresa fra i 25 ed i 40 anni e con un buon livello di istruzione, viaggiavano da soli, provenivano dall’Europa Occidentale o dal Nord-America ed erano molto interessati all’arte.
I sintomi descritti inizialmente non furono ascrivibili ad uno specifico disturbo psichiatrico, ma abbracciavano più aree della psicopatologia, da quella psicotica a quella nevrotico-dissociativa.
Recentemente è stato scoperto che anche la musica moderna, fortemente impattante dal punto di vista psicologico ed emotivo, può essere causa di stati molto simili a deliri comuni e allucinazioni.