La narcolessia è una malattia piuttosto rara, ma purtroppo cronica e debilitante. Si tratta di una eccessiva sonnolenza che si presenta durante la giornata in modo improvviso, si perde il tono muscolare. Il tutto dura da pochi secondi ad alcuni minuti, che in caso si sia alla guida di auto possono essere decisamente pericolosi.
Il cervello è incapace di regolare i ritmi di sonno-veglia.
Isabelle Arnufl tratta soggetti narcolettici presso il Pitié-Salpêtrière Hospital di Parigi e si è resa conto che molte di queste persone erano poeti e artisti, ovvero dei creatori. La studiosa ha effettuato uno studio sottoponendo 185 pazienti narcolettici e 126 sani a un questionario atto a valutarne la creatività. A seguire ha sottoposto circa 30 persone per ogni gruppo ad un secondo test in cui dovevano trovare soluzioni originali a dei problemi, inoltre si sono dovuti cimentare in compiti di scrittura e disegno creativi.
Il risultato è stato che i soggetti affetti da narcolessia sono stati più abili in tutte le prove a cui sono stati sottoposti.
Il collegamento creatività – narcolessia sembra essere dato dal ciclo del sonno, poiché i narcolettici passano direttamente alla fase REM ovvero quella dei sogni lucidi che favorirebbe il pensiero geniale e le soluzioni fuori dagli schemi.