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Perché in alcuni casi si arriva ad odiare la propria vita?

Alcune ricerche recenti hanno rivelato i motivi per i quali alcune persone arriverebbero a detestare la propria esistenza.

La percezione del mondo e di noi stessi

Quante volte capita di sentirsi abbattuti e non particolarmente soddisfatti dalla propria vita?

Si tratta di una condizione particolare che colpisce ogni individuo, in quanto siamo propensi a superare i nostri limiti e a non accontentarci mai di quello che abbiamo.

Molte volte infatti, non riusciamo a sentirci realizzati a causa di diversi fattori, i quali possono risultare non sempre facili da capire.

Alcune persone, per esempio, soffrono in seguito alla perdita del lavoro; per le cattive condizioni di salute o nel caso in cui non abbiano una persona con cui condividere la propria vita ma, nonostante questo, riescono ad assumere atteggiamenti positivi e circondarsi dell’affetto e dell’amore delle persone che le circondano.

Molte altre invece, non si riescono a risollevare per questioni molto più frivole, come ad esempio il pagamento delle bollette oppure il fallimento di un determinato progetto.

Anche se la parola frivole potrebbe risultare piuttosto leggera, nessun problema va mai sottovalutato, in quanto ogni persona ha una sensibilità diversa e come tale può percepire in maniera più o meno grave una situazione.

Questa è una sfumatura davvero importante da considerare poiché sta ad indicare come l’individualità sia la chiave per reagire al meglio ad ogni problema.

Un nuovo studio sull’infelicità

Da pochi mesi è stato svolto un nuovo studio sull’infelicità, in modo da avere più mezzi per capire quali fattori concorrono a far sentire più infelice una persona rispetto alla propria vita.

Sono state prese in esame diverse persone, alle quali sono state poste domande in merito al loro stato di felicità; alla vita che conducono; all’ansia provata e alla felicità constatata nei giorni passati.

In base ai dati raccolti sono stati molti gli atteggiamenti negativi che i ricercatori hanno riscontrato nelle varie risposte, anche se poi, a conclusioni fatte, solamente una piccola parte degli intervistati si è dimostrata realmente infelice.

Gli studiosi hanno infatti appurato che la vera infelicità andava a colpire le persone presenti nel gruppo che avevano più di 30 anni, erano single, senza lavoro o affette da grandi problemi di salute.

Esse avevano inoltre bassi livelli d’istruzione.

Conclusioni

Tutti i dati raccolti sono puramente indicativi, poiché non è detto che chi non abbia grandi fonti di reddito o non sia in possesso di una laurea sia destinato ad essere meno felice rispetto ad un avvocato o ad una persona che occupa una posizione di rilievo sociale.

È stato però riscontrato che alcuni fattori possono concorrere a determinare l’infelicità di una persona.

Nonostante tutto, i ricercatori hanno dichiarato che proprio questi individui potrebbero essere un grande vantaggio per la società, in quanto potrebbero aiutare il governo a sviluppare dei programmi di supporto al fine di aiutare tutte le persone colpite da questa condizione.

Ad ogni modo, se sei infelice oppure conosci una persona affetta da questo problema, non sentirti solo o poco grato nei confronti della vita: ognuno di noi nasce e cresce con delle aspirazioni che se non si realizzano possono favorire il malcontento. L’importante è impegnarsi e non perdere mai la propria motivazione personale.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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