Home / Attualità / Perché scegliere la psicoterapia al parco come soluzione dopo la quarantena?

Perché scegliere la psicoterapia al parco come soluzione dopo la quarantena?

La quarantena che ha costretto quasi tutto il mondo durante questo periodo a dover sopportare la chiusura tra le mura domestiche, può essere stata difficile da sopportare a livello psicologico. Per riuscire a superare questo periodo, per limitare lo stress, per eliminare l’ansia e anche i problemi dati dalla quarantena è possibile sfruttare la psicoterapia al parco. 

La psicoterapia outdoor è una soluzione ideale per coloro che vogliono riprendere la loro vita dopo questa quarantena con meno stress e ansia. Inoltre, bisogna sapere che la natura può avere degli effetti calmanti sulla mente, che sono molto utili non solo in questo periodo post-Covid-19.

Come funziona la psicoterapia outdoor

Come funziona esattamente la psicoterapia outdoor? Questa terapia prevede una connessione con la natura che aiuta a superare i momenti di difficoltà, di ansia e di stress. Non solo, con la psicoterapia è possibile ridurre anche i problemi dati dalla depressione, inoltre si aumenta la propria capacità di fare introspezione.

Dunque, essere all’aria aperta e camminare tra la natura ci aiuta ad entrare in contatto con noi stessi e migliora la nostra psiche. Gli eventi naturali, inoltre, possono richiamare in modo più attento vari livelli di emotività. In natura, il paziente può trovare un modo per riuscire a contrastare anche alcune problematiche specifiche. In questo modo dunque, gli elementi naturali che sono intorno al paziente diventano dei co-terapeuti. 

Come avviene la terapia all’aperto? Di solito, i pazienti durante questa terapia, che dev’essere eseguita con uno psicoterapeuta esperto, è necessario trovare un luogo, un parco o un’ambiente naturale che sia di suo gradimento. Successivamente, il paziente deve camminare, osservare la natura intorno a lui, farsi guidare dall’istinto e fare ciò che lo fa sentire maggiormente a suo agio. 

Il colloquio in quest’ambiente naturale avviene in modo spontaneo e naturale, e al contempo il paziente si apre e trae giovamento da questa terapia.

Perché sfruttare la terapia all’aperto dopo l’isolamento domiciliare?

Stare all’aria aperta è il modo più sicuro per ritornare a fare terapia, ma anche per riprendere contatto con il modo esterno. Naturalmente, se ci sono delle precise problematiche il consiglio è quello di fare la psicoterapia all’aperto con il proprio psicoterapeuta. Ma una camminata nel parco, non per fare sport, ma per fare introspezione, può essere un modo per riuscire a contrastare gli effetti che ha avuto la psicoterapia sulla psiche come un eccessivo stato di stress.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

Vedi Anche

non aspettarti niente

Non aspettarti niente da nessuno: è giusto o no?

Il detto “Non aspettarti niente da nessuno” è una frase che spesso viene consigliata come ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *