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Prendersi cura di un figlio senza trascurare sé stessi

Prendersi cura di un bambino o un giovane figlio con disturbi alimentari o altri problemi di salute mentale gravi è una delle cose più difficili da affrontare. Può essere devastante per un genitore vedere il figlio in questa spirale di dolore, paura e disperazione.

Tuttavia, in qualche modo bisogna agire come un faro che illumini la strada ai nostri ragazzi affinché percorrano la strada della guarigione. È importante che un genitore si preoccupi anche della propria salute, per resistere e reagire con resilienza.

Connettersi con la comunità

La vergogna, il senso di colpa e la stigmatizzazione dei problemi di salute mentale possono portare all’isolamento dal mondo esterno. La ricerca però dimostra che le relazioni sono fondamentali per la resilienza e il benessere.

Aprirsi con un amico o un gruppo di supporto dopo aver subito un trauma può accelerare la ripresa e ridurre gli effetti dannosi.

Coltivare l’autocompassione

Non c’è modo di evitare il dolore in questo viaggio pieno di emozioni difficili. Ma un modo per affrontarlo meglio è concedersi dei momenti di auto-compassione. Cioè, relazionarsi con se stessi in modo sano durante la sofferenza. Trattare se stessi come si tratterebbe una persona cara.

Per la maggior parte delle persone questa non è la normalità. Non solo siamo addolorati dai brutti avvenimenti, ma aumentiamo la sofferenza accumulando colpe, giudizi e autocritiche legate ad aspettative irrealistiche su noi stessi.

Sono tre le componenti importanti dell’auto-compassione. Consapevolezza, per riconoscere i propri sentimenti. Gentilezza, per rispondere con calore e calma nel proprio dialogo interiore. Senso di umanità, per ricordare che anche altre persone stanno soffrendo, e non siamo mai i soli.

Assaporare il buono

La nostra capacità di godere delle emozioni positive è uno degli ingredienti più importanti per la felicità. Anche riguardo a esperienze passate o future. Aiuta a costruire risorse emotive come la resilienza, l’ottimismo e la creatività.

La nostra attività cerebrale cambia quando proviamo speranza e gratitudine. E ci porta a risolvere i problemi in modo più aperto e creativo. Ciò non significa ignorare o negare il dolore, ma riportare un po’ di equilibrio nella nostra vita.

Per fare pratica si può ricordare eventi piacevoli, provare piacere con i cinque sensi, permettersi di sognare a occhi aperti. Come delle micro-dosi che richiedono poco sforzo ma nutrono la nostra salute emotiva.

Trovare un significato

Chi riesce a trovare significato negli eventi riesce ad avere una visione più ampia delle cose e a ridimensionare. Molto spesso tendiamo a concentrarci solo sulla risoluzione di un problema immediato. Ma assumere una visione più ampia può permetterci di trovare un canale di crescita e rivalutazione di sé.

Trovare un modo per dare senso alla strada difficoltosa da percorrere può rafforzare la resilienza, il senso di forza personale e un vero e proprio cambiamento spirituale.

Concentrarsi sui punti di forza

Da genitori spesso capita di rimuginare sui propri errori, imperfezioni o debolezze, per via del forte desiderio di protezione verso i figli. Ma questo può arrivare a consumare tutta la fiducia in se stessi.

Essere consapevoli dei propri punti di forza ha un impatto positivo sul proprio benessere e fa aumentare l’energia e le emozioni positive, andando a incidere sull’efficacia delle proprie azioni.

Dobbiamo quindi ricordare di essere gentili con noi stessi, qualunque cosa si scelga di fare tra quelle appena descritte, perché tutto sembrerà un po’ più facile. Ogni giorno avrà i suoi successi e fallimenti. Anziché focalizzarsi su tutto il male che c’è, ricordiamoci di praticare amore, pazienza e compassione verso noi stessi e gli altri.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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